Le guardie giurate non piacciono ai «progressisti»

Le guardie giurate non piacciono ai «progressisti»

È scontro nella sinistra al governo di Tursi sulla decisione delle giunta Vincenzi di schierare guardie giurate nei vicoli per difendere i cittadini. La stessa giunta che aveva criticato aspramente la scelta del governo di rafforzare la pattuglie in servizio nel centro storico con l’intervento degli alpini, adesso sceglie di affidarsi alle guardie giurate, formate per altri compiti che non sono l’ordine pubblico. E le critiche arrivano dal gruppo consiliare di Sinistra Ecologia e Libertà che dichiara di aver saputo della scelta dell’assessore alla Sicurezza Francesco Scidone dai giornali e la definisce tra gli «escamotage strampalati che non rispondono alle esigenze dei cittadini». I consiglieri esprimono «forte preoccupazione» e fanno presente che «i lavoratori degli istituti di vigilanza vengono messi in seria difficoltà chiamandoli a svolgere senza adeguata preparazione compiti non propri della loro attività».
Non è da meno Manuela Cappello, consigliere comunale di area grillina, che a Scidone non intende mandarle a dire. «Riscontro con rammarico come l’assessore Scidone tenti di porre rimedio a una situazione complicata mettendoci una pezza disordinata e approssimativa, invece di riflettere profondamente e nel concreto insieme con le forze di polizia su come affrontare la questione». Non ha dubbi la consigliera quando dice che «scegliere le guardie giurate in luogo della polizia significa delegittimare il ruolo di una istituzione fondante della società, ma soprattutto significa non capire quanto gravi siano le lacune di organico e le problematiche organizzative con cui queste sono a confronto ogni giorno».


Secondo Cappello insomma, «Scidone non trova di meglio che ricorrere alla misura propagandistica delle guardie giurate, dimostrando ancora una volta un grado di incoerenza fra le parole e le ziaoni che probabilmente è tipico del partito in cui milita».

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