(...) Altra precauzione: alcuni voti, con i picchi in alto e in basso, sono volutamente provocatori e vanno letti insieme ai giudizi per essere interpretati correttamente.
Curci, voto 3. Inguardabile. La Sud non lo aiuta, la difesa nemmeno, ma lui ce ne mette del suo. Però sarebbe ingeneroso, oltre che sbagliato, crocifiggerlo per la stagione della Sampdoria. Anzi, è meno colpevole di tanti altri.
Zauri, voto 6,5. Discorso opposto a quello fatto per Curci. Inguardabile praticamente tutto lanno. Domenica, invece, è lunico della difesa che si è salvato.
Gastaldello, voto 5,5. Naufraga anche lui. Ma, comunque vada, Gasta è uno su cui costruire per ripartire. Ottimo uomo e buon giocatore.
Lucchini, voto 4,5. Possono anche convocarlo in Nazionale per le amichevoli. Ma sempre Lucchini resta.
Ziegler, voto 6,5. Fra tanti esempi di scarsa professionalità, lui che viene descritto da mesi con la valigia in mano per andare al Milan, alla Lazio o alla Juventus, gioca senza tirare indietro la gamba. Preciso come uno svizzero.
Mannini, voto 7,5. Il gol del 3-3, che lascia vive le speranze di salvezza blucerchiate, è un capolavoro. E tanto basta.
Palombo, voto 4. Voto esageratamente basso. Ma volutamente basso: il capitano dovrebbe essere il leader. E invece troppo spesso si limita al compitino, con passaggi di cinque metri in orizzontale o allindietro. Sa di bravo ragazzo, capace anche di esternazioni coraggiose, ma non basta. Troppi anche i passaggi sbagliati. Chi cerca un regista che fa la differenza guardi a Gaetano DAgostino della Fiorentina, poi ne parliamo.
Tissone, voto 7,5. Il bel gol è la ciliegina sulla torta di una prestazione alta e nobile.
Lazcko, voto 5. Il problema non è lui, il problema è chi lo fa giocare titolare in serie A. Con sei presenze e 328 minuti giocati non può essere luomo su cui costruire la salvezza.
Guberti, voto 9. Entra al tredicesimo del secondo tempo e cambia la partita. È il giocatore con maggiore tecnica e fantasia di tutta la squadra, oltre che il capocannoniere della stagione. Eppure sta in panchina. Cosa deve fare per giocare?
Biabiany, voto 6. A lungo, fa il Biabiany, cioè non combina nulla. Poi fa un bel recupero in difesa e lassist per il primo gol. Di questi tempi, è grasso che cola.
Maccarone, voto 3. Fa più in panchina, dove resta seduto fino al ventesimo del secondo tempo, che in campo.
Pozzi, voto 5,5.
Macheda, voto 4. Undici minuti, con il recupero, per non combinare nulla.
Cavasin, voto 5. Ha resuscitato una squadra morta. Ma alcune sue scelte restano surreali.
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