Guerra

"Collaboriamo contro ingerenze estere". La telefonata tra Xi Jinping e Vladimir Putin

Lo zar ha battuto sul tempo Joe Biden, che dovrebbe sentire il presidente cinese in primavera. Al telefono, i due leader hanno discusso della difesa della loro sovranità contro l'Occidente e della cooperazione tra i Paesi

"Collaboriamo contro ingerenze estere". La telefonata tra Xi Jinping e Vladimir Putin

Ascolta ora: ""Collaboriamo contro ingerenze estere". La telefonata tra Xi Jinping e Vladimir Putin"

"Collaboriamo contro ingerenze estere". La telefonata tra Xi Jinping e Vladimir Putin

00:00 / 00:00
100 %

Mentre l’amministrazione Biden cerca di preparare un vertice telefonico con il presidente cinese Xi Jinping, previsto “entro la primavera”, Vladimir Putin ha battuto sul tempo gli Stati Uniti e ha parlato con l’alleato giovedì 8 febbraio. Il colloquio è iniziato con gli auguri dello zar per il capodanno lunare, che cade sabato 10, per poi concentrarsi sulle relazioni tra i due Paesi.

"La Cina è pronta a collaborare con la Russia per rafforzare la cooperazione multilaterale internazionale", ha dichiarato il leader di Pechino, che ha invitato l’alleato a “resistere insieme all'ingerenza delle forze esterne nei rispettivi affari interni”. Una stoccata, questa, diretta contro Washington che, secondo Xi Jinping e Putin, “cerca di contenere” le nazioni di cui sono la guida. Il consigliere diplomatico del Cremlino Yuri Ushanov ha riferito che “i leader di entrambi i Paesi comprendono bene che gli Stati Uniti stanno attuando una politica di doppio contenimento, da parte di Russia e Cina” e che “hanno espresso il loro rifiuto della politica americana di ingerenza negli affari interni di altri Stati”.

Nel suo riassunto della telefonata, Mosca ha anche posto l’accento sull’impegno di Xi e Putin a rafforzare la cooperazione economica e commerciale, vera colonna portante delle relazioni tra i due giganti asiatici. Da quando è iniziato il conflitto in Ucraina, infatti, la Russia ha dirottato la maggior parte del suo export di petrolio verso la superpotenza asiatica, vendendone quantità ingenti a prezzi scontati. Questo ha permesso alla Federazione di mantenere a galla la propria economia flagellata dalle sanzioni dell’Occidente e continuare a sostenere lo sforzo bellico. Nel dicembre scorso, il vicepremier con delega all’Energia Aleksandr Novak ha affermato che i guadagni derivati dall’esportazione di gas e petrolio hanno raggiunto la cifra di 9mila miliardi di rubli, pari al 27% del Pil del Paese. La Cina, da parte sua, ha trovato nel Paese vicino lo sbocco perfetto per i suoi prodotti a basso costo. Nel 2023, il valore totale degli scambi tra Pechino e Mosca ha raggiunto la cifra record di 200 miliardi di dollari.

Lo zar e Xi Jinping, dunque, sembrano mantenere la linea che ormai seguono da tempo, votata alla protezione della propria sovranità dalle ostilità occidentali e alla collaborazione.

Il fatto più significativo è che il presidente cinese resta personalmente in contatto con Putin, mentre per preparare un colloquio con Joe Biden servono settimane di preparazioni e trattative.

Commenti