
Nella Striscia di Gaza è iniziata la tregua dopo quasi due anni dall'inizio del conflitto. L'esercito israeliano venerdì ha completato il ritiro dietro la "Linea gialla" disegnata nelle mappe del piano Trump. E da quel momento, poco dopo mezzogiorno ora locale, è scattato il conto alla rovescia (72 ore) per il rilascio, da parte di Hamas, dei 20 ostaggi ancora vivi. Israele, invece, provvederà al rilascio di circa 2mila detenuti palestinesi.
Intanto è già iniziato il ritorno degli sfollati: secondo alcune stime sarebbero circa 200mila persone starebbero tornando verso il nord della Striscia, a Gaza City e dintorni, nonostante i cumuli di macerie presenti quasi ovunque.Protezione civile: 300mila tornati a Gaza City dalla tregua
La protezione civile della Striscia, gestita da Hamas, stima che "300mila palestinesi" siano tornati a Gaza City dall'inizio della tregua, ma lamenta che non ci sono abbastanza tende o case per accogliere gli sfollati. Nelle ultime ore, si afferma, sono stati recuperati dalla macerie in tutta la Striscia 150 cadaveri ma mancano all'appello altre 9.500 persone considerate "disperse".
Fonti Hamas a Sky News: "No a disarmo totale, integrati in polizia"
Hamas non vuole il disarmo completo e punta a integrare i propri miliziani all'interno di una struttura militare palestinese: lo conferma un responsabile di Hamas, Basem Naim in una intervista a Sky News, nel quale ringrazia il presidente Donald Trump per gli sforzi compiuti nel raggiungimento di un accordo sulla prima fase del piano per la pace a Gaza. "Le armi saranno consegnate allo Stato palestinese, nessuno ha il diritto di negarci il diritto di resistere all'occupazione degli eserciti", ha detto. Il responsabile ha ribadito la contrarietà di Hamas alla presenza di Tony Blair nel comitato di governance della Striscia: "Abbiamo ben presente il suo ruolo nell'uccisione di migliaia di innocenti civili, forse milioni, in Afghanistan e Iraq".
Cnn: rilascio ostaggi nella notte tra domenica e lunedì
Secondo una fonte della Cnn, il rilascio degli ostaggi israeliani potrebbe avvenire nella notte tra domenica e lunedì ed è probabile che avvenga da diverse località. La tempistica del rilascio non è ancora definita e potrebbe ancora cambiare, ma questa tempistica garantirebbe che gli ostaggi vengano liberati prima dell'arrivo in Israele del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, previsto per lunedì. Il termine di 72 ore per il rilascio degli ostaggi è lunedì a mezzogiorno, ora locale. Si ritiene che dei 48 ostaggi rimasti, 20 siano ancora vivi.
"Diciannove palestinesi morti nonostante il cessate il fuoco"
I corpi di 155 palestinesi uccisi negli attacchi israeliani sono stati trasportati negli ospedali della Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore, inclusi 135 i cui corpi sono stati recuperati da sotto le macerie, secondo quanto riportato da fonti mediche dopo la mezzanotte. Lo riferisce l'agenzia palestinese Wafa.
Al via la liberazione degli ergastolani palestinesi
L'Idf ha iniziato a trasferire i prigionieri di sicurezza palestinesi che verranno rilasciati nell'ambito dell'accordo di pace di Trump: lo afferma la tv pubblica israeliana Kan. I detenuti saranno rilasciati da diverse prigioni: quelli rilasciati a Gaza o deportati attraverso il valico di Rafah sono stati trasferiti al carcere di Ketziot, mentre quelli che saranno rilasciati in Cisgiordania, 100 secondo le stime, saranno trasferiti al carcere di Ofer.
Raid Idf sul Libano, un morto e 7 feriti
Israele ha effettuato intensi attacchi aerei nel Libano meridionale sabato mattina, uccidendo una persona, ferendone sette e interrompendo brevemente un'autostrada che collega Beirut con alcune zone del Libano meridionale, ha dichiarato il Ministero della Salute. I raid aerei, effettuati prima dell'alba sul villaggio di Msayleh, hanno colpito un'attività che vendeva macchinari pesanti, distruggendo un gran numero di veicoli. "Ancora una volta - ha detto il presidente libanese Joseph Aou - il Libano meridionale è stato bersaglio di una odiosa aggressione israeliana contro le installazioni civili, senza giustificazione né pretesto. La gravità di quest'ultimo attacco risiede nel fatto che avviene dopo l'accordo di cessate il fuoco a Gaza".
Duecento soldati Usa in Israele per la tregua
Durante la notte "truppe statunitensi hanno iniziato ad arrivare in Israele come parte di una forza che contribuirà a supervisionare il cessate il fuoco a Gaza": lo scrive Abc News citando due funzionari. La squadra, di 200 unità, arriverà nel fine settimana dagli Stati Uniti e da altre basi in Medio Oriente. L'ammiraglio Brad Cooper, capo del comando centrale delle forze armate statunitensi, è arrivato ieri in Israele.
Hamas rifiuta la "tutela straniera" a Gaza
Hamas e altri gruppi terroristici rifiutano qualsiasi "tutela straniera" sulla Gaza del dopoguerra.Lo riportano i media israeliani. Hamas, la Jihad Islamica e il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina rilasciano una dichiarazione congiunta in cui respingono qualsiasi "tutela straniera" su Gaza, sottolineando che la sua governance è una questione puramente interna palestinese.Hanno inoltre espresso la loro disponibilità a beneficiare della partecipazione araba e internazionale alla ricostruzione della Striscia.
In settimana riaprirà il valico di Rafah per gli aiuti umanitari
Come riporta il quotidiano Haaretz secondo una fonte di Hamas di alto livello, gli aiuti umanitari e i rifornimenti essenziali, tra cui carburante e gas, dovrebbero iniziare ad arrivare a Gaza sabato. Il valico di Rafah dovrebbe essere aperto al passaggio civile in entrambe le direzioni a metà della prossima settimana.
Trump: "Gli ostaggi a Gaza saranno rilasciati lunedì"
Donald Trump conferma che gli ostaggi a Gaza saranno rilasciati lunedì nell'ambito dell'accordo di pace raggiunto. La cerimonia ufficiale per l'intesa sarà a Il Cairo e ci saranno Trump e "molti leader da tutto il mondo", ha detto il presidente dicendosi fiducioso sulla tenuta del cessate il fuoco e sulla ricostruzione di Gaza.