Guerra in Israele

Fucili, granate, intelligence: nell'ospedale al Shifa spunta l'arsenale di Hamas

In un video diffuso dalle Idf, il portavoce militare Jonathan Concricus mostra le prove dell'utilizzo della struttura da parte dei terroristi trovate dai soldati israeliani

Fucili, granate, intelligence: nell'ospedale al Shifa spunta l'arsenale di Hamas

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Mercoledì 15 novembre, i soldati israeliani sono entrati nell’ospedale Al-Shifa, il più grande della Striscia, per “un’operazione mirata” volta alla ricerca di armi ed equipaggiamento di Hamas. I circa 100 militari delle Idf si sono concentrati su un’area specifica, il reparto di risonanza magnetica, in cui avrebbero trovato “prove concrete” dell’utilizzo della struttura da parte dei terroristi come posto di comando.

Sul profilo X dell’esercito è stato caricato un video in cui il portavoce Jonathan Conricus illustra nel dettaglio tutto ciò che i soldati hanno rinvenuto all’interno dell’ospedale. Il filmato è stato girato alcune ore dopo il blitz, una volta che l’area è stata messa in sicurezza, e non è stato tagliato o editato. Questa decisione è stata presa per evitare il ripetersi delle accuse di manipolazione delle immagini mosse ad un altro girato diffuso dalle Idf, in cui si vede il contrammiraglio Daniel Hagari che illustra le prove dell’utilizzo dell’ospedale Rantisi da parte dei terroristi come luogo di detenzione di ostaggi e deposito di armi.

La prima cosa che il tenente Conricus indica, una volta entrato nel reparto di radiologia dell’Al-Shifa, è il fatto che tutte le telecamere di sorveglianza sono state oscurate apponendo del nastro nero sugli obiettivi. Dopo aver attraversato un corridoio semi-distrutto, il portavoce delle Idf mostra “quella che in gergo militare chiamiamo grab-and-go bag”, nascosta dietro una macchina per la risonanza magnetica accanto a sacchi pieni di medicine. All’interno della borsa, vi è l’equipaggiamento di un terrorista di Hamas: uniforme, munizioni, granate e Ak-47. Conricus mostra anche altre due sacche piene di fucili, nascoste in un ripostiglio nel corridoio principale del reparto.

Proseguendo all’interno delle stanze, in mezzo a parti di ricambio per le macchine della risonanza magnetica e armadietti pieni di medicine, il portavoce delle Idf indica altre grab bag di terroristi, ciascuna contenente “un kit militare completo per un per un terrorista di Hamas”. Il ritrovamento più importante, però, è un computer portatile il cui schermo, nel video, è stato sfocato. “Già solo ad un primo sguardo, contiene parecchie informazioni incriminanti”, spiega Concricus. In particolare, potrebbe contenere informazioni sugli ostaggi. Accanto al pc vi sono anche una radio tattica e una pila di dischi che “verranno analizzati dalla nostra intelligence”.

A prima vista, il bottino delle Idf potrebbe essere giudicato poco consistente, visto che l’Al-Shifa era stato presentato come il “comando del terrorismo”. Il fatto che ci fossero tutte quelle grab-and-go bag, però, è un’indicazione del fatto che gli uomini di Hamas erano pronti ad evacuare la struttura. Considerando che l’esercito israeliano ha dato un preavviso di 30 minuti prima di entrare nell’ospedale, è probabile che la maggior parte delle prove siano state portate via.

Inoltre, la presenza di uniformi in queste borse potrebbe essere il segnale che i terroristi si fossero nascosti in mezzo ai civili e che, forse, molti di loro si sono allontanati assieme alla popolazione senza essere identificati dalle Idf.

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