Gaza, Hamas: "Sì al rilascio degli ostaggi ma servono altri negoziati". Trump: "Israele fermi le bombe"

Il movimento terroristico palestinese risponde a Trump dopo l'ultimatum e apre al governo di Gaza. Ma chiede altri negoziati per discutere i dettagli. La reazione della Casa Bianca

Gaza, Hamas: "Sì al rilascio degli ostaggi ma servono altri negoziati". Trump: "Israele fermi le bombe"
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Arriva la risposta tanto attesa di Hamas al piano degli Stati Uniti per la pace nella Striscia di Gaza. "Rilasciamo tutti gli ostaggi vivi e morti, ma servono ulteriori chiarimenti".

Hamas lo scrive sul proprio canale Telegram in arabo, dichiarandosi favorevole, dunque, ad accettare alcuni elementi del piano del presidente Usa ma chiedendo al contempo ulteriori negoziati per discutere meglio i dettagli. Poche ore prima Trump aveva lanciato un durissimo ultimatum: "Accordo entro domenica o sarà l'inferno".

Trump: "Hamas pare pronta alla pace, Israele fermi le fombe"

"Sulla base della dichiarazione appena rilasciata da Hamas - ha scritto Donald Trump su Truth - credo che siano pronti per una pace duratura. Israele deve immediatamente fermare i bombardamenti su Gaza, così da poter liberare gli ostaggi in modo sicuro e rapido! In questo momento è troppo pericoloso farlo. Siamo già in discussione sui dettagli da definire. Non si tratta solo di Gaza, si tratta della pace tanto attesa in Medio Oriente". 

Casa Bianca: "Trump risponderà ad Hamas"

Donald Trump risponderà all' "accettazione" del piano di pace di Gaza da parte di Hamas. Lo ha riferito la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt postando un'immagine del presidente nello studio ovale e avvisando di "rimanere sintonizzati". Da Gerusalemme non è arrivato al momento alcun commento ufficiale, mentre i media israeliani definiscono evasiva e non dettagliata la risposta scritta da Hamas.

Hamas: "Ok a cedere il governo della Striscia a organismo palestinese"

"Il movimento ribadisce il suo accordo per trasferire il controllo della Striscia di Gaza a un comitato palestinese composto da tecnocrati indipendenti, sulla base di un consenso nazionale palestinese e con il sostegno dei paesi arabi e islamici", ha affermato Hamas in una nota.

Ecco la risposta di Hamas: "Sì al rilascio degli ostaggi ma servono altri negoziati"

Hamas ha dichiarato di aver accettato alcuni elementi del piano di pace del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, tra cui il rilascio di tutti gli ostaggi rimasti, ma ha aggiunto che altri punti richiedono ulteriori negoziati.

Questo è il testo che il movimento islamico ha diffuso sul proprio canale Telegram in arabo: "Nel nome di Dio, la più graziosa, la più misericordiosa dichiarazione importante riguardo alla risposta di Hamas alla proposta del presidente degli Stati Uniti Trump. Nel tentativo di fermare l'aggressione e la guerra di sterminio contro il nostro risoluto popolo nella Striscia di Gaza, e basata sulla responsabilità nazionale e sulla preoccupazione per i principi, i diritti e gli interessi supremi del nostro popolo, il Movimento di Resistenza Islamica "Hamas" ha tenuto consultazioni approfondite all'interno delle sue istituzioni dirigenti, ampie consultazioni con le forze e le fazioni palestinesi, e consultazioni con i nostri fratelli e amici mediatori, per raggiungere una posizione di responsabilità nell'affrontare il piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Dopo uno studio approfondito, il movimento ha preso la sua decisione e ha presentato la seguente risposta ai fratelli mediatori. Il Movimento di Resistenza Islamica, Hamas, apprezza gli sforzi arabi, islamici e internazionali, così come gli sforzi del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che chiede la fine della guerra nella Striscia di Gaza, uno scambio di prigionieri, l'ingresso immediato degli aiuti, il rifiuto dell'occupazione della Striscia e lo sfollamento del nostro popolo palestinese da essa. In questo contesto, e al fine di raggiungere un cessate il fuoco e un ritiro completo dalla Striscia di Gaza, il movimento annuncia il suo accordo per il rilascio di tutti i prigionieri israeliani vivi e morti, in conformità con la formula di scambio contenuta nella proposta del presidente Trump, a condizione che siano soddisfatte le condizioni necessarie sul terreno per lo scambio. In questo contesto, il movimento afferma la sua disponibilità ad avviare immediatamente negoziati attraverso mediatori per discutere i dettagli di questo processo. Il movimento ribadisce anche il suo accordo di affidare l'amministrazione della Striscia di Gaza a un corpo palestinese di tecnocrati indipendenti, sulla base del consenso nazionale palestinese e del sostegno arabo e islamico. Le altre questioni incluse nella proposta del presidente Trump, relative al futuro della Striscia di Gaza e ai diritti intrinseci del popolo palestinese, sono legate a una posizione nazionale globale e basate su leggi e risoluzioni internazionali pertinenti. Saranno discussi all'interno di un quadro nazionale palestinese globale, all'interno del quale Hamas farà parte e al quale contribuirà responsabilmente". 

Hamas ha trasmesso ai mediatori una risposta al piano di Trump

Secondo fonti media arabe, Hamas ha trasmesso ai mediatori questa sera la risposta al piano Trump per la liberazione degli ostaggi e la conclusione della guerra chiedendo chiarimenti su alcuni paragrafi del documento. Il canale qatariota Al-Arabi riferisce che nella risposta consegnata ai mediatori, Hamas ha elogiato gli sforzi del presidente Trump. 

Hamas: "Ci serve tempo per studiare il piano di Trump"

Hamas fa sapere che ha bisogno ancora di un po' di tempo per studiare il piano del presidente Usa Donald Trump per Gaza e dare una risposta. Lo ha riferito un funzionario di alto livello del gruppo militante palestinese.

Trump: "Accordo con Hamas entro domenica alle 18 o sarà un inferno"

"Un accordo con Hamas deve essere raggiunto entro domenica sera alle 18:00, ora di Washington, D.C. Ogni Paese ha firmato! Se non si raggiunge questo accordo dell'ULTIMA POSSIBILITÀ, si scatenerà contro Hamas un INFERNO come nessuno ha mai visto prima. CI SARÀ LA PACE IN MEDIO ORIENTE, IN UN MODO O NELL'ALTRO". Lo scrive Donald Trump in un post su Truth.

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