
Dall'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 contro Israele ch fino all'accordo sul piano di pace in 20 punti presentato da Donald Trump che potrebbe mettere fine alla sanguinosa guerra che ha devastato la Striscia di Gaza. Due anni in cui l'area ha vissuto due tregue e l'attesa per la liberazione degli ostaggi, a novembre 2023 e gennaio 2025, poi la 'guerra dei 12 giornì fra Iran e Israele a giugno scorso. In mezzo l'operazione militare nella Striscia di Gaza, i raid in Libano e Yemen, passando per l'uccisione dei leader storici di Hamas e Hezbollah e i bombardamenti di Israele nel cuore di Damasco e a Doha.
Un conflitto a tappe che parrebbe volgere verso la fine.
7 OTTOBRE 2023 - HAMAS LANCIA L'OPERAZIONE 'ALLUVIONE AL-AQSA' - All'alba del 7 ottobre Hamas lancia l'operazione 'Alluvione Al Aqsà. Circa 3mila terroristi abbattono le recinzioni che dividono la Striscia di Gaza con lo Stato di Israele facendo irruzione nei kibbutz e nelle città vicine con auto, pick-up, motociclette e parapendii a motore. Viene preso di mira anche il festival musicale 'Novà. Vengono lanciati oltre 5mila razzi verso Israele, dalle città del sud fino a Tel Aviv.Il bilancio è tragico: oltre 1200 vittime israeliane, mentre 251 persone vengono prese in ostaggio e portate nella Striscia di Gaza. Il premier Benjamin Netanyahu dichiara lo stato di guerra
8 OTTOBRE 2023 - ISRAELE LANCIA L'OPERAZIONE 'SPADE DI FERRO' - Israele richiama circa 300mila riservisti e lancia l'operazione 'Spade di ferrò, iniziando a bombardare la Striscia di Gaza e dando il via all'assedio.

20 OTTOBRE 2023 - HAMAS RILASCIA DUE OSTAGGI ISRAELO-AMERICANI - Hamas rilascia due ostaggi israelo-americani 'per motivi umanitarì. Si tratta di Judith e Natalie Raanan, madre e figlia. Il 23 ottobre, con la stessa motivazione, vengono liberate anche due anziane donne israeliane, Yocheved Lifshitz, 85 anni, e Nurit Cooper, 79.
23 OTTOBRE 2023 - TUTTI DECEDUTI I CITTADINI ITALO-ISRAELIANI DISPERSI DOPO L'ATTACCO DEL 7 OTTOBRE - Il ministro degli Esteri Antonio Tajani conferma la morte dei tre cittadini italo-israeliani dispersi dopo l'attacco di Hamas del 7 ottobre.
27 OTTOBRE 2023 - ISRAELE INIZIA L'INVASIONE DI TERRA DI GAZA - Nella notte Israele inizia le operazioni di terra nella Striscia di Gaza puntando a isolare la città di Gaza e la parte nord della Striscia da quella meridionale.
19 NOVEMBRE 2023 - GLI HOUTHI SEQUESTRANO UNA NAVE NEL MAR ROSSO - I ribelli yemeniti Houthi sequestrano la nave mercantile 'Galaxy Leader', di proprietà di una compagnia israeliana e battente bandiera delle Bahamas. Il gruppo sciita annuncia che avrebbe preso di mira tutte le navi di proprietà israeliana o che operano per compagnie israeliane o che battano bandiera israeliana fino alla cessazione delle ostilità a Gaza.
24 NOVEMBRE 2023 - ENTRA IN VIGORE LA TREGUA FRA ISRAELE E HAMAS - Entra in vigore la tregua fra Israele e Hamas, mediata dal Qatar insieme ed Egitto e Stati Uniti. Durante la pausa umanitaria vengono rilasciati 105 ostaggi in cambio di circa 240 detenuti palestinesi

1 DICEMBRE 2023 - TERMINA LA TREGUA E RIPRENDONO I COMBATTIMENTI A GAZA - Termina la tregua fra Israele e Hamas e nella Striscia di Gaza riprendono i combattimenti. L'esercito israeliano concentra le sue operazioni soprattutto nella zona di Khan Younis, che viene pesantemente bombardata.
2 GENNAIO 2024 - UCCISO A BEIRUT SALEH AROURI, VICE CAPO DELL'UFFICIO POLITICO DI HAMAS - L'esercito israeliano uccide a Beirut Saleh Arouri, vice capo dell'ufficio politico di Hamas e comandante dell'ala militare in Cisgiordania.
11 GENNAIO 2024 - IL SUDAFRICA PRESENTA DENUNCIA PER GENOCIDIO CONTRO ISRAELE DAVANTI ALLA CORTE INTERNAZIONALE DI GIUSTIZIA - Il Sudafrica intenta una causa per genocidio contro Israele presso la Corte internazionale di giustizia.
9 FEBBRAIO 2024 - ISRAELE ORDINA L'EVACUAZIONE DI RAFAH, L'IDF LIBERA DUE OSTAGGI - Benjamin Netanyahu ordina l'evacuazione dei civili dall'area di Rafah nel sud della Striscia di Gaza in vista di operazioni militari da parte dell'Idf. Nella stessa Rafah il 12 febbraio le forze israeliane liberano due ostaggi.
11 MARZO 2024 - UCCISO MARWAN ISSA, NUMERO TRE DI HAMAS A GAZA - Marwan Issa, numero tre di Hamas a Gaza e vicecomandante dell'ala militare delle Brigate Qassam, viene ucciso in un attacco israeliano.
1 APRILE 2024 - ISRAELE COLPISCE IL CONSOLATO IRANIANO A DAMASCO - Il consolato iraniano a Damasco, capitale della Siria, viene colpito in un raid israeliano. Teheran promette vendetta.
13 APRILE 2024 - L'IRAN LANCIA UN ATTACCO DIRETTO A ISRAELE COME RITORSIONE PER I FATTI DAMASCO - Nella notte per la prima volta l'Iran lancia un attacco diretto contro lo Stato di Israele. Vengono utilizzati missili balistici, da crociera e oltre 300 droni. Nessun cittadino rimane ferito e non si registrano danni gravi sul territorio israeliano.
7 MAGGIO 2024 - ISRAELE LANCIA OPERAZIONE DI TERRA A RAFAH - Israele lancia un'operazione di terra a Rafah, al confine con l'Egitto, e prende il controllo della parte palestinese del valico isolando di fatto la Striscia di Gaza.
20 MAGGIO 2024 - PROCURATORE CPI CHIEDE MANDATO D'ARRESTO PER NETANYAHU E LEADER DI HAMAS - Il procuratore della Corte penale internazionale Karim Khan chiede il mandato di arresto per il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, e per il ministro della Difesa, Joav Gallant. La stessa richiesta viene effettuata per i leader di Hamas, Yahya Sinwar, Mohammed Deif e Ismail Haniyeh.
31 MAGGIO 2024 - BIDEN ANNUNCIA UNA ROAD MAP PER IL CESSATE IL FUOCO - Il presidente americano Joe Biden annuncia una road map proposta da Israele ad Hamas per il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi, ma i negoziati non decollano.
8 GIUGNO 2024 - L'ESERCITO ISRAELIANO LIBERA 4 OSTAGGI, ANCHE NOA ARGAMANI, SIMBOLO del 7 OTTOBRE - Con un blitz nella zona di Nuseirat, nella Striscia di Gaza, l'esercito israeliano libera 4 ostaggi.
13 LUGLIO 2024 - ISRAELE UCCIDE IL CAPO MILITARE DI HAMAS, MOHAMMED DEIF - In un raid su Khan Younis, nella Striscia di Gaza, l'esercito israeliano uccide Mohammed Deif, leader militare di Hamas. La conferma da parte dell'Idf arriva l'1 agosto. Deif era soprannominato “il fantasma di Gaza”, dopo essere sopravvissuto a vari tentativi di assassinio da parte di Israele che lo avevano reso cieco da un occhio e presumibilmente paralizzato su una sedia a rotelle.
27 LUGLIO 2024 - MISSILE DAL LIBANO FA STRAGE IN UN VILLAGGIO DRUSO - Un missile proveniente dal Libano causa una strage di civili nel villaggio druso di Majdal Shams, sulle Alture del Golan. I morti sono 12, bambini e adolescenti che stavano giocando in un campo da calcio.
30 LUGLIO 2024 - ISRAELE UCCIDE FUAD SHUKR, COMANDANTE MILITARE DI HEZBOLLAH, IN UN RAID A BEIRUT - L'esercito israeliano uccide in un raid a Beirut l'alto comandante di Hezbollah Fuad Shukr.
31 LUGLIO 2024 - IL CAPO POLITICO DI HAMAS ISMAIL HANIYEH UCCISO A TEHERAN - Ismail Haniyeh, capo politico di Hamas, viene ucciso insieme alla sua guardia del corpo a Teheran.

19 AGOSTO 2024 - L'ESERCITO ISRAELIANO RECUPERA I CORPI DI 6 OSTAGGI MORTI A GAZA - Le Forze di difesa israeliane recuperano nella Striscia di Gaza i corpi di sei ostaggi rapiti .
31 AGOSTO 2024 - L'IDF TROVA I CADAVERI DI 6 OSTAGGI E ACCUSA HAMAS DI AVERLI GIUSTIZIATI - L'esercito israeliano trova i cadaveri di sei ostaggi in un tunnel sotto la città di Rafah.
17 SETTEMBRE 2024 - IN LIBANO ESPLODONO MIGLIAIA DI CERCAPERSONE E WALKIE-TALKIE - In Libano esplodono centinaia di cercapersone in possesso dei miliziani di Hezbollah. Il giorno successivo lo stesso accade con i walkie-talkie. I decessi secondo le autorità libanesi sono almeno venti. I feriti oltre 450.
27 SETTEMBRE 2024 - RAID ISRAELIANO UCCIDE A BEIRUT IL LEADER DI HEZBOLLAH HASSAN NASRALLAH - Un potente attacco israeliano con bombe anti bunker uccide a Beirut il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah.
30 SETTEMBRE 2024 - ISRAELE LANCIA UN'OPERAZIONE DI TERRA MIRATA IN LIBANO - Israele lancia 'Frecce del nord', un'operazione terrestre mirata e limitata nel Libano meridionale contro infrastrutture di Hezbollah.
1 OTTOBRE 2024 - L'IRAN ATTACCA ISRAELE, LANCIATI CIRCA 200 MISSILI BALISTICI - Per la seconda volta dal 7 ottobre 2023 l'Iran lancia un attacco diretto nei confronti di Israele.
16 OTTOBRE 2024 - L'ESERCITO ISRAELIANO UCCIDE A GAZA IL LEADER DI HAMAS YAHYA SINWAR - Yahya Sinwar, leader di Hamas, viene ucciso dall'esercito israeliano nella Striscia di Gaza. Secondo la ricostruzione fornita dall'Idf, la primula rossa del movimento palestinese viene ucciso insieme ad altri due miliziani nel corso di un pattugliamento nella zona di Rafah. Solo una volta ispezionato il cadavere i soldati si rendono conto della somiglianza con Sinwar. Il giorno successivo il governo israeliano, dopo aver effettuato le analisi del Dna, conferma la sua identità. Successivamente anche Hamas ufficializza il decesso del leader.

5 NOVEMBRE 2024 - NETANYAHU LICENZA IL MINISTRO DELLA DIFESA YOAV GALLANT - Il ministro della difesa israeliano Yoav Gallant viene licenziato dal premier Benjamin Netanyahu a causa dei numerosi disaccordi fra i due.
21 NOVEMBRE 2024 - CORTE PENALE INTERNAZIONALE EMETTE MANDATI DI ARRESTO PER NETANYAHU E GALLANT - La Corte penale internazionale emette mandati di arresto per il premier israeliano Benjamin Netanyahu e l'ex ministro della Difesa Yoav Gallant.
14 DICEMBRE 2024 - HAMAS PUBBLICA VIDEO CREATO CON L'AI DOVE NETANYAHU SCAVA TOMBE PER GLI OSTAGGI - Hamas pubblica sul suo canale Telegram un filmato dove si vede un'immagine, creata con l'intelligenza artificiale, del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu mentre scava tombe per gli ostaggi ancora nelle mani dell'organizzazione palestinese. “Il suo sogno più grande è che muoiano tutti”, è il titolo scelto da Hamas per la clip.
7 GENNAIO 2025 - DONALD TRUMP MINACCIA HAMAS, LIBERI GLI OSTAGGI O SARÀ L'INFERNO - Il presidente eletto americano Donald Trump minaccia Hamas. Il tycoon dichiara che se l'organizzazione palestinese non rilascerà gli ostaggi ancora nelle sue mani entro il 20 gennaio, data dell'insediamento di Trump alla Casa Bianca, 'si scatenerà l'infernò.
9 GENNAIO 2025 - JOSEPH AOUN ELETTO NUOVO PRESIDENTE DEL LIBANO - Dopo un vuoto politico di oltre due anni, il Libano sceglie il generale Joseph Aoun come suo nuovo presidente.
14 GENNAIO 2025 - ISRAELE E HAMAS ACCETTANO BOZZA DI ACCORDO PER CESSATE IL FUOCO E RILASCIO DEGLI OSTAGGI - Nei colloqui di Doha, Israele e Hamas accettano una bozza di accordo basato sulla road map proposta mesi prima dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e la liberazione degli ostaggi.
19 GENNAIO 2025 - ENTRA IN VIGORE IL CESSATE IL FUOCO, HAMAS RILASCIA LE PRIME TRE DONNE OSTAGGIO - Alle 11.15 ora locale del 19 gennaio entra in vigore il cessate il fuoco. Hamas libera i primi tre ostaggi israeliani.
25 GENNAIO 2025 - HAMAS LIBERA QUATTRO SOLDATESSE ISRAELIANE, POLEMICHE PER LA CERIMONIA DI RILASCIO - Hamas rilascia le quattro giovani soldatesse israeliane rapite presso un punto di osservazione dell'esercito israeliano al confine con la Striscia. Polemiche per la cerimonia pubblica, nella quale le ragazze vengono fatte salire su un palco per ricevere un certificato di rilascio.
30 GENNAIO 2025 - HAMAS AMMETTE LA MORTE DEL SUO CAPO MILITARE MOHAMMAED DEIF - Hamas ammette ufficialmente la morte di Mohammed Deif, considerato il capo militare dell'organizzazione. Deif è stato presumibilmente ucciso in un attacco aereo da parte dell'Idf.
1 FEBBRAIO 2025 - HAMAS LIBERA TRE OSTAGGI MASCHI, ANCHE YARDEN BIBAS. TIMORI PER IL RESTO DELLA SUA FAMIGLIA - Hamas rilascia il cittadino franco-israeliano Ofer Kalderon, l'ostaggio americano-israeliano Keith Siegel, e Yarden Bibas. Resta grande apprensione per la sorte della moglie Shiri Bibas, e dei loro due figli piccoli, Ariel e Kfir. La famiglia dice di 'continuare a sperarè.
5 FEBBRAIO 2025 - NETANYAHU ALLA CASA BIANCA. TRUMP, GAZA PUÒ DIVENTARE LA RIVIERA DELLA REGIONE - Nel corso di una conferenza stampa alla Casa Bianca con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, Donald Trump afferma che Gaza potrebbe diventare la Riviera del Medioriente.
26 FEBBRAIO 2025 - TRUMP POSTA VIDEO CON L'AI SUL FUTURO DI GAZA, STATUE D'ORO E LUSSO - Donald Trump posta sul social Truth un video realizzato con l'intelligenza artificiale con quella che sembra essere la sua visione per il futuro di Gaza. Nella clip viene mostrato il territorio devastato dalla guerra e poi la didascalia '2025... Cosa succederà dopo?'. Quindi la Striscia si trasforma in una sorta di paradiso con spiagge esotiche, grattacieli, yacht di lusso e gente che festeggia. Nelle immagini compare anche la torre 'Trump Gazà e una gigantesca statua dorata del presidente degli Stati Uniti. Lo stesso presidente Usa compare mentre balla in un bar e sorseggia un drink a bordo piscina con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Anche Elon Musk appare più volte nella clip, mentre mangia in spiaggia, passeggia e piovono banconote. In sottofondo viene riprodotta una canzone scritta appositamente per il video: 'Donald sta arrivando per liberarvi, portando la luce, niente più tunnel, niente più paura: Trump Gaza è finalmente qui".
4 MARZO 2025 - PIANO LEGA ARABA PER GAZA, VIA HAMAS E RIAFFERMARE GOVERNANCE ANP - La Lega araba lancia un piano per il futuro di Gaza articolato in tre fasi. La prima durerebbe circa sei mesi, mentre le due fasi successive si svolgerebbero in un arco di tempo complessivo di quattro o cinque anni. L'obiettivo è ricostruire Gaza, mantenere la pace e la sicurezza e riaffermare la governance dell'Autorità nazionale palestinese nella Striscia dopo 17 anni.
5 MARZO 2025 - TRUMP MINACCIA HAMAS, RILASCIATE GLI OSTAGGI O PER VOI È FINITA - Ultimo avvertimento di Donald Trump ad Hamas: “Rilasciate tutti gli ostaggi ora, non più tardi, e restituite immediatamente tutti i corpi delle persone che avete assassinato, o per voi è finita”, dichiara il presidente americano.
18 MARZO 2025 - LA TREGUA FINISCE, NETANYAHU ORDINA RAID SU GAZA DOPO NO DI HAMAS A PROPOSTA INVIATO USA - Israele annuncia la ripresa dei raid nella Striscia di Gaza dopo che Hamas si è ripetutamente rifiutata di rilasciare i nostri ostaggi e ha respinto tutte le proposte ricevute dall'inviato del presidente degli Stati Uniti, Steve Witkoff, e dai mediatori.
31 MARZO 2025 - DUE COLLABORATORI DI NETANYAHU ARRESTATI NELL'AMBITO DELL'INCHIESTA QATARGATE - La polizia israeliana arresta due importanti collaboratori del premier Benjamin Netanyahu nell'ambito dell'inchiesta cosiddetta '”Qatargate”.
9 APRILE 2025 - MACRON, LA FRANCIA POTREBBE RICONOSCERE LO STATO PALESTINESE A GIUGNO - Il presidente francese Emmanuel Macron annuncia che la Francia potrebbe riconoscere lo Stato palestinese a giugno.
18 APRILE 2025 - RAID USA CONTRO PORTO DEGLI HOUTHI IN YEMEN, ALMENO 80 MORTI - Gli Stati Uniti lanciano raid contro il porto petrolifero di Ras Issa, in Yemen, per 'indebolire la fonte di potere economico degli Houthì. Secondo il gruppo almeno 80 persone sono morte e 150 sono rimaste ferite.
28 APRILE 2025 - ISRAELE RESPINGE PROPOSTA HAMAS PER 5 ANNI DI TREGUA - Israele respinge la proposta di alcuni funzionari di Hamas, secondo cui il gruppo militante avrebbe accettato un cessate il fuoco di cinque anni in cambio del rilascio di tutti gli ostaggi.
2 MAGGIO 2025 - NAVE UMANITARIA PER GAZA COLPITA DA DRONE AL LARGO DI MALTA - La 'Freedom Flotillà, organizzazione impegnata a consegnare aiuti umanitari alla Striscia di Gaza sfidando il blocco israeliano, denuncia l'attacco nella notte di una delle loro imbarcazioni da parte di un drone in acque internazionali al largo di Malta incolpando Israele dell'accaduto. Nessuna risposta da parte dello Stato ebraico.
4 MAGGIO 2025 - MISSILE HOUTHI BUCA DIFESE ISRAELIANE E COLPISCE AEROPORTO DI TEL AVIV - Un missile balistico lanciato dagli Houthi buca le difese aeree israeliane e colpisce l'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, ferendo in maniera lieve 6 persone. Il gruppo ribelle yemenita, sostenuto dall'Iran, rivendica l'azione affermando di aver dimostrato 'la nostra capacità di colpire obiettivi sensibili in Israelè. 'Chiunque ci danneggi, sarà punito sette volte tantò, risponde il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, annunciando una rappresaglia.
6 MAGGIO 2025 - TRUMP ANNUNCIA STOP COMBATTIMENTI FRA USA E HOUTHI - Il presidente americano, Donald Trump, annuncia la fine dei combattimenti con gli Houthi.
12 MAGGIO 2025 - HAMAS LIBERA OSTAGGIO ISRAELO-AMERICANO EDAN ALEXANDER, È STATO TORTURATO - Hamas libera il soldato israelo-americano Edan Alexander dopo oltre 580 giorni di prigionia. Secondo la sua prima testimonianza riportata dai media israeliani, sarebbe stato interrogato per settimane, avrebbe subito torture e sarebbe stato tenuto ammanettato in una gabbia.
17 MAGGIO 2025 - ISRAELE LANCIA NUOVA OPERAZIONE A GAZA 'CARRI DI GEDEONE'- Israele annuncia di aver lanciato l'operazione Carri di Gedeone. Il ministro degli Esteri, Israel Katz, afferma che la scelta è stata presa per fare pressione su Hamas affinché rilasci gli ostaggi rimasti.
20 MAGGIO 2025 - FORZE ARMATE ISRAELIANE APRONO IL FUOCO VICINO A DELEGAZIONE DIPLOMATICA A JENIN, PRESENTE ANCHE IL VICE-CONSOLE ITALIANO - L'esercito israeliano apre il fuoco nei pressi di una delegazione di 25 ambasciatori e diplomatici in visita al campo profughi di Jenin, in Cisgiordania. Fra loro anche il vice console d'Italia a Gerusalemme, Alessandro Tutino. Nessuno rimane ferito.
22 MAGGIO 2025 - UCCISI A WASHINGTON 2 MEMBRI STAFF AMBASCIATA ISRAELIANA - Due membri dello staff dell'ambasciata israeliana vengono uccisi in una sparatoria nei pressi del museo ebraico di Washington.

30 MAGGIO 2025 - SCONTRO FRA GOVERNO ISRAELIANO E MACRON, FA CROCIATA CONTRO STATO EBRAICO - Il governo israeliano attacca duramente il presidente francese, Emmanuel Macron, dopo le sue dichiarazioni relative alla creazione e al riconoscimento di uno Stato palestinese come dovere morale ed esigenza politica.
5 GIUGNO 2025 - ESERCITO ISRAELE RECUPERA A GAZA CORPI DI 2 OSTAGGI ISRAELO-AMERICANI - Israele rende noto di aver recuperato i corpi di due ostaggi rapiti durante l'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023.
9 GIUGNO 2025 - ISRAELE ABBORDA NAVE CON AIUTI PER GAZA, ANCHE GRETA THUNBERG A BORDO - Le forze israeliane fermano e abbordano la nave della Freedom Flotilla Coalition per l'assistenza umanitaria nella Striscia di Gaza che trasportava Greta Thunberg e altri attivisti.
13 GIUGNO 2025 - ISRAELE LANCIA L'OPERAZIONE RISING LION, RAID SU OBIETTIVI NUCLEARI E MILITARI IRANIANI - Israele lancia nella notte una vasta offensiva aerea contro l'Iran, colpendo impianti nucleari, installazioni militari e residenze di alti dirigenti del regime di Teheran.
14 GIUGNO 2025 - SALTANO I COLLOQUI SUL NUCLEARE IN OMAN, PUTIN SENTE TRUMP E CONDANNA GLI ATTACCHI - Salta l'incontro programmato che avrebbe dovuto tenersi in Oman fra le delegazioni iraniana e americana sul nucleare.
17 GIUGNO 2025 - DONALD TRUMP LANCIA L'ULTIMATUM A TEHERAN, RESA INCONDIZIONATA - Donald Trump lancia un ultimatum all'Iran, chiedendo la resa incondizionata.
18 GIUGNO 2025 - KHAMENEI PARLA ALLA NAZIONE, ISRAELE HA COMMESSO UN GRAVE ERRORE E SARÀ PUNITO - La Guida Suprema dell'Iran, Ali Khamenei, parla alla nazione affermando che Israele ha commesso un grave errore e sarà punito per le sue azioni e definisce l'ultimatum americano inaccettabile.
21 GIUGNO 2025 - KHAMENEI 'INTROVABILE', TEME PER LA SUA VITA E NOMINA 3 SUCCESSORI - L'ayatollah Ali Khamenei avrebbe nominato tre suoi successori in caso di morte. Secondo indiscrezioni dei media, la Guida suprema si troverebbe in un bunker e temerebbe di essere ucciso.
22 GIUGNO 2025 - GLI USA ATTACCANO I SITI NUCLEARI IRANIANI - Nella notte fra il 21 e il 22 giugno gli Stati Uniti attaccano i siti nucleari iraniani di Fordow, Natanz e Isfahan. Il presidente Donald Trump in un discorso alla nazione parla di “spettacolare successo militare”.
23 GIUGNO 2025 - TEHERAN LANCIA MISSILI SU UNA BASE USA IN QATAR IN RISPOSTA AGLI ATTACCHI USA - Teheran lancia missili verso la base americana di Al Udeid in Qatar “in risposta all'aggressione americana”. I missili sarebbero tanti quante le bombe che gli Usa avevano sganciato sui tre siti nucleari iraniani attaccati nella notte fra il 21 e 22 giugno.
24 GIUGNO 2025 - DONALD TRUMP ANNUNCIA CESSATE IL FUOCO FRA ISRAELE E IRAN - Nella notte fra il 23 e il 24 giugno il presidente americano Donald Trump annuncia un cessate il fuoco fra Israele e Iran, proclamando la fine della Guerra dei 12 giorni.
2 LUGLIO 2025 - TRUMP ANNUNCIA, DA ISRAELE OK A CONDIZIONI PER TREGUA DI 60 GIORNI, ATTENDIAMO RISPOSTA HAMAS - Il presidente americano, Donald Trump, annuncia che Israele “ha accettato le condizioni necessarie per finalizzare un cessate il fuoco di 60 giorni”.
7 LUGLIO 2025 - INCONTRO FRA TRUMP E NETANYAHU ALLA CASA BIANCA, CHE CANDIDA IL TYCOON AL PREMIO NOBEL PER LA PACE - Il 7 luglio Donald Trump e Benjamin Netanyahu si incontrano a cena alla Casa Bianca. Il primo ministro israeliano consegna al presidente americano la lettera inviata al Comitato del premio Nobel per candidarlo al premio Nobel per la pace.
9 LUGLIO 2025 - GLI USA SANZIONANO LA RELATRICE ONU FRANCESCA ALBANESE - Il segretario di Stato americano, Marco Rubio, rende noto di aver imposto sanzioni alla relatrice speciale delle Nazioni Unite per i Territori Palestinesi, Francesca Albanese, per i suoi sforzi “illegittimi e vergognosi di sollecitare un'azione della Corte penale internazionale contro funzionari, aziende e dirigenti statunitensi e israeliani”.

16 LUGLIO 2025 - ISRAELE ATTACCA IL CUORE DI DAMASCO COLPENDO IL MINISTERO DELLA DIFESA E VICINO AL PALAZZO PRESIDENZIALE - Israele attacca il cuore di Damasco. Mentre nel sud della Siria proseguono le violenze nell'area a maggioranza drusa di Sweida, l'Idf ha colpito con raid aerei il quartier generale del ministero della Difesa e la zona del palazzo presidenziale. Lo Stato ebraico motiva il suo intervento con l'intenzione di proteggere i drusi: il quartier generale militare era utilizzato dalle forze governative siriane per inviare truppe a Sweida.
16 LUGLIO 2025 - IDF ANNUNCIANO LA CREAZIONE DI UN NUOVO CORRIDOIO CHE ATTRAVERSA KHAN YOUNIS A GAZA - Le Idf annuncia un nuovo corridoio nel sud della Striscia di Gaza, che divide in due Khan Younis da est a ovest, denominato 'Magen Oz'.
17 LUGLIO 2025 - RAID SU CHIESA CATTOLICA A GAZA, TRA I FERITI ANCHE PADRE ROMANELLI. ISRAELE ESPRIME 'PROFONDO RAMMARICO' E AVVIA INDAGINE - La chiesa della Sacra Famiglia di Gaza City, l'unica chiesa cattolica di Gaza, viene colpita e danneggiata da un raid. Il Patriarcato Latino di Gerusalemme riferisce che 2 donne sono morte e diverse persone sono rimaste ferite, fra cui anche padre Gabriel Romanelli.
18 LUGLIO 2025 - NETANYAHU TELEFONA AL PAPA DOPO L'ATTACCO ALLA CHIESA DI GAZA, SIAMO VICINI AD ACCORDO CON HAMAS - Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu telefona a Papa Leone XIV per esprimergli 'rammarico per il tragico incidente in cui delle munizioni vaganti hanno accidentalmente colpito la chiesa della Sacra Famiglia a Gazà. All'appello del pontefice di raggiungere al più presto un cessate il fuoco, Netanyahu risponde che “i negoziati stanno procedendo, siamo vicini a un accordo”.
21 LUGLIO 2025 - IDF LANCIANO PER LA PRIMA VOLTA DA INIZIO GUERRA UN'OPERAZIONE DI TERRA A DEIR AL-BALAH - Le Idf lanciano un'operazione di terra a Deir al-Balah per la prima volta dall'inizio della guerra, emettendo un ordine di evacuazione e avviando gli attacchi.
24 LUGLIO 2025 - MACRON ANNUNCIA CHE LA FRANCIA RICONOSCERÀ LO STATO DI PALESTINA - “Fedele al suo storico impegno per una pace giusta e duratura in Medioriente, ho deciso che la Francia riconoscerà lo Stato di Palestina. Ne farò l'annuncio solenne all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il prossimo settembre”, annuncia su X il presidente Emmanuel Macron.
29 LUGLIO 2025 - STARMER ANNUNCIA, SENZA CESSATE IL FUOCO A SETTEMBRE GB RICONOSCERÀ LO STATO DI PALESTINA - Il premier britannico, Keir Starmer, annuncia che il Regno Unito riconoscerà lo Stato di Palestina a settembre prima dell'Assemblea generale dell'Onu a meno che Israele “non adotti misure concrete per porre fine alla terribile situazione a Gaza, raggiunga un cessate il fuoco, chiarisca che non ci sarà alcuna annessione della Cisgiordania e si impegni in un processo di pace a lungo termine che porti a una soluzione a due Stati”.
30 LUGLIO 2025 - CANADA, A SETTEMBRE RICONOSCEREMO LO STATO PALESTINESE - Il Canada riconoscerà uno Stato palestinese a settembre. “Il Canada è da tempo impegnato a favore di una soluzione a due Stati, uno Stato palestinese indipendente, vitale e sovrano che viva fianco a fianco con lo Stato di Israele in pace e sicurezza”, ha affermato il premier Mark Carney.
3 AGOSTO 2025 - BEN GVIR AL MONTE DEL TEMPIO, CONQUISTARE TUTTA GAZA - Il ministro della Sicurezza nazionale israeliano Itamar Ben Gvir ha chiesto di conquistare la Striscia di Gaza in un video dal Monte del Tempio a Gerusalemme insieme a un gruppo di coloni.
7 AGOSTO 2025 - NETANYAHU, VOGLIAMO ASSUMERE IL CONTROLLO DELLA STRISCIA DI GAZA, MA NON GOVERNARLA - Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che Israele intende assumere il controllo dell'intera Striscia di Gaza, ma che non vuole governarla.
8 AGOSTO 2025 - VIA LIBERA AL PIANO DI NETANYAHU PER L'OCCUPAZIONE DI GAZA CITY - Il Gabinetto di sicurezza di Israele ha approvato la proposta sostenuta dal primo ministro Benjamin Netanyahu, secondo cui le Idf conquisteranno Gaza City. L'operazione per occupare Gaza City richiederà l'evacuazione di massa dell'area, in cui risiedono circa 800.000 abitanti
8 AGOSTO 2025 - LA GERMANIA SOSPENDE L'EXPORT DI ARMI A ISRAELE FINO A NUOVO ORDINE - Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha criticato il piano di Israele di prendere il controllo di Gaza City e ha dichiarato che “il governo tedesco non autorizzerà alcuna esportazione di equipaggiamento militare che potrebbe essere utilizzato nella Striscia di Gaza fino a nuovo ordine”.

9 AGOSTO 2025 - ITALIA E ALTRI 4 PAESI, RESPINGIAMO IL PIANO DI ISRAELE SU GAZA - I ministri degli Esteri di Italia, Australia, Germania, Nuova Zelanda e Regno Unito hanno rilasciato una dichiarazione congiunta in cui hanno respinto la decisione del Gabinetto di sicurezza israeliano dell'8 agosto di lanciare un'ulteriore operazione militare su larga scala a Gaza.
10 AGOSTO 2025 - UCCISO A GAZA IL GIORNALISTA DI AL JAZEERA ANAS AL-SHARIF - L'emittente televisiva Al Jazeera ha dichiarato che il suo corrispondente Anas al-Sharif e altri giornalisti della sua troupe sono stati uccisi nella loro tenda a Gaza City.
13 AGOSTO 2025 - L'IDF APPROVA LE LINEE GENERALI DEL PIANO PER L'OFFENSIVA A GAZA CITY. SAAR, MAI DUE STATI NEL CUORE DI ISRAELE - Il 13 agosto il capo di stato maggiore dell'Idf, Eyal Zamir, dopo aver espresso in pubblico le sue perplessità, ha approvato le linee generali dell'offensiva militare per conquistare Gaza City, 'in conformità con le direttive della leadership politicà. Da Israele arriva anche un messaggio chiaro a tutti i Paesi che hanno annunciato di voler riconoscere lo Stato di Palestina. 'Uno Stato palestinese nel cuore della terra di Israele sarebbe una soluzione per coloro che cercano di distruggerci. Non permetteremo che ciò accadà, una 'mossà di questo tipo sarebbe 'suicidà per lo Stato ebraico, dichiara il ministro degli Esteri Gideon Saar, che si rivolge poi direttamente a Francia e Canada: 'Se desiderano creare uno Stato palestinese all'interno del proprio territorio, possono farlo: hanno molto spazio. Ma qui, in terra d'Israele, ciò non accadrà'
17 AGOSTO 2025 - SCIOPERO GENERALE IN ISRAELE PER CHIEDERE UN ACCORDO SUGLI OSTAGGI - Sciopero nazionale il 17 agosto in Israele, indetto dai familiari degli ostaggi di Hamas, per chiedere il loro rilascio e protestare contro l'espansione della guerra a Gaza decisa dal governo di Benjamin Netanyahu.
18 AGOSTO 2025 - HAMAS ACCETTA UNA NUOVA PROPOSTA DI CESSATE IL FUOCO - Hamas fa sapere di aver accettato la nuova proposta di cessate il fuoco avanzata da Egitto e Qatar. Si tratterebbe di una versione rivista dell'ultima proposta, che riguardava un accordo quadro per un cessate il fuoco di 60 giorni. Una soluzione di compromesso tra un cessate il fuoco completo, con la fine della guerra, e una tregua temporanea, che include il rilascio degli ostaggi e un ritiro graduale dell'Idf da Gaza.
20 AGOSTO 2025 - ISRAELE APPROVA IL PROGETTO DI INSEDIAMENTO E1 CHE DIVIDEREBBE LA CISGIORDANIA - Israele approva in via definitiva un controverso progetto di insediamento in Cisgiordania che dividerebbe di fatto il territorio in due e che, secondo i palestinesi e le organizzazioni per i diritti umani, potrebbe distruggere i piani per un futuro Stato di Palestina. Si tratta dello sviluppo degli insediamenti dell'area denominata 'E1', una zona di 12 chilometri quadrati tra Gerusalemme Est e l'insediamento di Maale Adumim, che dovrebbe essere esteso con oltre 3.500 nuovi appartamenti
22 AGOSTO 2025 - CONFERMATA PER LA PRIMA VOLTA LA CARESTIA A GAZA CITY - L'Integrated Food Security Phase Classification (IPC), un organismo sostenuto dalle Nazioni Unite responsabile del monitoraggio della sicurezza alimentare, conferma per la prima volta che a Gaza City è in corso una carestia. I dati analizzati tra l'1 luglio e il 15 agosto, viene spiegato, hanno mostrato chiare prove del raggiungimento delle soglie di fame e malnutrizione acuta. Secondo l'Ipc, a Gaza 123mila bambini sono a rischio malnutrizione. Israele 'respinge fermamentè il rapporto, definendolo 'falsò e basato su 'dati parziali provenienti da Hamas'.
29 AGOSTO 2025 - L'ESERCITO ISRAELIANO DICHIARA GAZA CITY 'ZONA DI COMBATTIMENTO PERICOLOSA', SOSPESE LE PAUSE UMANITARIE. 1000 VITTIME IN CISGIORDANIA E 63MILA NELLA STRISCIA DAL 7 OTTOBRE - L'esercito israeliano annuncia che l'evacuazione di Gaza City è “inevitabile” e il 29 agosto viene dichiarata “una zona di combattimento pericolosa”, dove saranno sospese le pause tattiche introdotte per consentire la consegna di aiuti umanitari.
29 AGOSTO 2025 - GLI USA REVOCANO I VISTI AI FUNZIONARI PALESTINESI PRIMA DELL'ASSEMBLEA ONU A NEW YORK, INCLUSO ABBAS - Il dipartimento di Stato americano annuncia che il segretario Marco Rubio sta negando e revocando i visti ai membri dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp) e dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) in vista dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York di settembre.
31 AGOSTO 2025 - PARTE DA BARCELLONA LA GLOBAL SUMUD FLOTILLA - Parte dal porto di Barcellona la Global Sumud Flotilla, la più grande missione civile internazionale per tentare di rompere il blocco navale a Gaza e portare aiuti umanitari ai palestinesi. A bordo delle imbarcazioni, fra gli altri, l'attivista svedese Greta Thunberg e l'ex sindaca di Barcellona Ada Colau. In totale partecipano delegazioni di 44 Paesi.

7 SETTEMBRE 2025 - ULTIMATUM DI TRUMP AD HAMAS, ACCETTI LE MIE CONDIZIONI O SUBIRÀ CONSEGUENZE - Il presidente americano Donald Trump pone un ulteriore ultimatum ad Hamas. “Tutti vogliono che gli ostaggi tornino a casa. Tutti vogliono che questa guerra finisca! Gli israeliani hanno accettato le mie condizioni. È ora che anche Hamas le accetti. Li ho avvertiti delle conseguenze di un eventuale rifiuto. Questo è il mio ultimo avvertimento, non ce ne saranno altri”. L'organizzazione palestinese si dice pronta a sedersi al tavolo delle trattative.
8 SETTEMBRE 2025 - ATTENTATO A GERUSALEMME, 6 MORTI. NETANYAHU SI RIVOLGE AGLI ABITANTI DI GAZA CITY, ANDATAVENE - Sei persone restano uccise in un attentato a Gerusalemme, nel quale due palestinesi hanno aperto il fuoco a una fermata del bus, prima di essere uccisi a loro volta. Gli autori sono due giovani di 21 e 20 anni provenienti dalla Cisgiordania. Hamas parla di operazione eroica.

9 SETTEMBRE 2025 - GLOBAL SUMUD FLOTILLA DENUNCIA, UNA NOSTRA BARCA COLPITA DA DRONE - La Global Sumud Flotilla rende noto che una delle sue imbarcazioni principali è stata colpita in acque tunisine. La barca trasportava i membri del comitato direttivo della Gsf, tra cui Greta Thunberg. Nessun ferito a bordo.
9 SETTEMBRE 2025 - RAID ISRAELIANO SU DOHA, OBIETTIVO LA DELEGAZIONE DI HAMAS - Le forze armate israeliane compiono un raid a Doha, capitale del Qatar. Obiettivo dell'operazione, chiamata “Giorno dei giudizio”, gli alti esponenti della delegazione di Hamas.

12 SETTEMBRE 2025 - L'ASSEMBLEA GENERALE DELL'ONU APPOGGIA LA SOLUZIONE 'A DUE STATI' SENZA HAMAS - L'Assemblea generale delle Nazioni Unite approva a larghissima maggioranza una dichiarazione che delinea i passi verso una soluzione a due stati. Sono 142 i Paesi che votano a favore della risoluzione che sancisce la 'Dichiarazione di New York', presentata da Francia e Arabia Saudita.
15 SETTEMBRE 2025 - INIZIA L'OFFENSIVA ISRAELIANA A GAZA CITY - Nella notte fra il 15 e il 16 settembre le forze armate israeliane danno il via a una massiccia offensiva di terra con i carri armati a Gaza City. I familiari degli ostaggi protestano sotto l'abitazione del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a Gerusalemme, accusandolo di mettere in pericolo le vite dei loro cari.
17 SETTEMBRE 2025 - IL MINISTRO DI ESTREMA DESTRA ISRAELIANO SMOTRICH DEFINISCE GAZA 'UNA MINIERA D'ORO IMMOBILIARE' - Il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich afferma che la Striscia di Gaza è una miniera d'oro immobiliare annunciando di essere in trattative con gli americani sul come dividerla dopo la guerra.
21 SETTEMBRE 2025 - REGNO UNITO, CANADA E AUSTRALIA RICONOSCONO STATO PALESTINA A VIGILIA ASSEMBLEA ONU - Il 21 settembre, alla viglia dell'Assemblea delle Nazioni Unite, Regno Unito, Canada e Australia riconoscono lo Stato di Palestina.
22 SETTEMBRE 2025 - ANCHE LA FRANCIA RICONOSCE LO STATO DI PALESTINA - Anche il presidente francese Emmanuel Macron ufficializza che la Francia il riconoscimento della Palestina.

24 SETTEMBRE 2025 - GLOBAL SUMUD FLOTILLA DENUNCIA ATTACCO DI DRONI. APPELLO MATTARELLA, NON METTETE A RISCHIO VOSTRA INCOLUMITÀ - La Global Sumud Flotilla denuncia “esplosioni mirate e oggetti non identificati lanciati sulle imbarcazioni e nelle loro vicinanze”.
26 SETTEMBRE 2025 - NETANYAHU ALL'ONU RESPINGE ACCUSE GENOCIDIO, A GAZA DOBBIAMO TERMINARE IL LAVORO CONTRO HAMAS - Il 26 settembre Benjamin Netanyahu, nel corso del discorso pronunciato all'Assemblea generale delle Nazioni Unite, rivendica la sua linea e respinge le accuse di genocidio a Gaza.

29 SETTEMBRE 2025 - TRUMP PRESENTA UN PIANO IN 20 PUNTI PER LA FINE DELLA GUERRA A GAZA, NETANYAHU ACCETTA - Nel corso di una conferenza stampa alla Casa Bianca insieme al primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, il presidente americano Donald Trump annuncia un piano in 20 punti per mettere fine alla guerra a Gaza. Prevede il rilascio di tutti gli ostaggi da parte di Hamas entro 72 ore dall'accettazione della proposta, l'istituzione di un consiglio di amministrazione temporaneo presieduto da Trump e che includerebbe l'ex primo ministro britannico Tony Blair, il ritiro graduale dell'Idf, l'ingresso costante di aiuti, l'amnistia o l'esilio per Hamas e la sua smilitarizzazione, una prospettiva futura di Stato palestinese e non impone ai gazawi di lasciare la Striscia. Se Hamas rifiuterà l'accordo, ha chiarito Trump, Israele avrà il 'pieno sostegnò degli Usa per sconfiggere definitivamente l'organizzazione. Netanyahu afferma di sostenere il piano, mentre Hamas si riserva di dare una risposta dopo aver analizzato il documento. L'Ue e la Russia si dicono favorevoli, mentre i Paesi arabi fanno pressione sull'organizzazione palestinese affinché accetti
1 OTTOBRE 2025 - LA MARINA ISRAELIANA INTERCETTA LE IMBARCAZIONI DELLA GLOBAL SUMUD FLOTILLA - Nella tarda serata dell'1 ottobre la marina militare israeliana inizia le operazioni di intercettazione delle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla a circa 80 miglia marine da Gaza, in acque internazionali. I 473 attivisti, che si lasciano abbordare in maniera pacifica, vengono trasportati presso il porto israeliano di Ashdod per le procedure di identificazione. Non risultano feriti nell'operazione.
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3 OTTOBRE 2025 - HAMAS RISPONDE POSITIVAMENTE AL PIANO DI PACE DI TRUMP, PRONTI A RILASCIARE GLI OSTAGGI E A NEGOZIARE I DETTAGLI - Il 3 ottobre Hamas, dopo un ultimo duro ultimatum da parte di Donald Trump, risponde in maniera positiva al piano di pace in 20 punti presentato dal presidente americano. L'organizzazione palestinese si dice disposta a rilasciare gli ostaggi, ma precisa che alcuni altri punti richiedono ulteriori negoziati per discutere i dettagli.
6 OTTOBRE 2025 - AL VIA NEGOZIATI INDIRETTI ISRAELE-HAMAS IN EGITTO - Il 6 ottobre, alla vigilia del secondo anniversario dell'attacco di Hamas, partono a Sharm el-Sheikh i colloqui indiretti fra Israele e il gruppo palestinese sul piano di pace proposto dal presidente Usa Donald Trump per Gaza. In Egitto arrivano anche l'inviato di Trump per il Medioriente, Steve Witkoff, e il genero del tycoon Jared Kushner. Tra i punti più spinosi la richiesta di Hamas di scarcerare Marwan Barghouti, figura apicale e carismatica di Fatah, e Ahmad Saadat, segretario generale del Fronte popolare per la liberazione della Palestina, la volontà di avere voce in capitolo sulla futura governance di Gaza e il rifiuto di un ruolo per l'ex primo ministro britannico Tony Blair.
8 OTTOBRE 2025 - INTERCETTATA FLOTILLA CON OPERATORI SANITARI E GIORNALISTI - Una spedizione con 9 barche di Freedom Flotilla Coalition (FFC) e Thousand Madleens to Gaza (TMTG), con a bordo circa 150 persone tra medici, infermieri e giornalisti e un carico di materiale sanitario, viene intercettata da Israele a circa 120 miglia nautiche dalla Striscia di Gaza. Tra loro anche 9 italiani.
9 OTTOBRE 2025 - DONALD TRUMP ANNUNCIA FIRMA ACCORDO PER GAZA - Nella notte fra l'8 e il 9 di ottobre il presidente americano Donald Trump annuncia che Israele e Hamas hanno sottoscritto la prima fase del Piano di pace in 20 punti da lui proposto.
10 OTTOBRE 2025 - ALLE 12 ORE LOCALI ENTRA IN VIGORE L'ACCORDO DI CESSATE IL FUOCO, INIZIA IL RITIRO DELLE TRUPPE ISRAELIANE DA GAZA - L'esercito israeliano annuncia che l'accordo di cessate il fuoco con Hamas è entrato in vigore a mezzogiorno ora locale, le 11 in Italia, e che le truppe si sono ritirate sulle linee di ridispiegamento concordate. Israele manterrà il controllo del 53% del territorio della Striscia.
13 OTTOBRE 2025 - HAMAS RILASCIA GLI ULTIMI 48 OSTAGGI - Intorno alle 8 di mattina ora locale, le 7 in Italia, Hamas avvia la liberazione dei 20 ostaggi ancora in vita, che vengono rilasciati in due fasi. Le operazioni per la restituzione dei corpi dei 28 ostaggi morti richiede invece più tempo per il recupero sotto le macerie di Gaza. In cambio Israele libera 1.966 detenuti palestinesi, 250 condannati per terrorismo e gli altri arrestati dopo il 7 ottobre.

13 OTTOBRE 2025 - TRUMP IN ISRAELE E POI IN EGITTO PER VERTICE SULLA PACE A GAZA - Il presidente Usa Donald Trump va in Israele, dove incontra le autorità, le famiglie degli ostaggi e tiene un discorso alla Knesset, per poi recarsi in Egitto, dove a Sharm El-Sheikh copresiede con il presidente Abdel Fattah al-Sisi una cerimonia per gli accordi di pace e un vertice con oltre 20 leader, tra cui la premier Giorgia Meloni, il presidente francese Emmanuel Macron, il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, il presidente del
Consiglio europeo Antonio Costa, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Presente anche il premier israeliano Benjamin Netanyahu, inizialmente non previsto, e il presidente dell'Autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas.