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Hamas affama i bambini di Gaza. "Nascoste tonnellate di latte"

La strategia dei miliziani per far accusare Israele della crisi alimentare. Neonata sfollata muore di freddo. Gli Usa: l'Italia nel "board" per la pace

Hamas affama i bambini di Gaza. "Nascoste tonnellate di latte"
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Tonnellate di latte artificiale e di prodotti proteici per bambini sono state nascoste di proposito dal ministero della Salute di Hamas negli ultimi sei mesi a Gaza, i più duri della crisi alimentare nella Striscia. La denuncia, con tanto di video diffuso via social, è di Ahmed Fouad Alkhatib, blogger palestinese cresciuto a Gaza e diventato cittadino americano nel 2014, oggi attivista umanitario sostenitore della sovranità palestinese, ma che si batte contemporaneamente contro l'estremismo di Hamas, nonostante lui stesso all'età di 11 anni abbia subìto un danno permanente all'udito in seguito a un bombardamento israeliano e abbia perso diversi familiari nella guerra interrotta due mesi fa nella Striscia con il cessate il fuoco promosso fa dal presidente americano Donald Trump.

Il filmato mostra centinaia di confezioni di prodotti per l'infanzia gettati inutilizzati in magazzini clandestini di proprietà del famigerato «ministero della Salute» di Gaza, che è sotto il controllo degli islamisti palestinesi e da oltre due anni diffonde i dati sui decessi nella Striscia, senza distinguere fra civili e terroristi. Il video denuncia quello che gli attivisti anti-Hamas riferiscono dall'estate, cioè che gli ex padroni di Gaza hanno intenzionalmente voluto peggiorare la crisi umanitaria, sottraendo cibo destinato ai civili, non solo per rivenderlo al mercato nero, ma addirittura per evitare che finisse ai palestinesi stessi, in modo da aumentare la pressione internazionale su Israele.

«Ciò che l'Occidente continua a non capire è che non si può essere pro-Palestina senza una seria vigilanza contro la continua manipolazione dell'opinione pubblica internazionale da parte di Hamas, che la nasconde dietro le sofferenze della popolazione civile della Striscia, qualcosa che le azioni dell'organizzazione terroristica stessa hanno portato e creato», scrive Alkhatib su X, ricordando come lui e altri attivisti abbiano denunciato già da luglio la strategia del gruppo terroristico, che preferisce affamare il suo popolo, pur di raggiungere i propri obiettivi politici. Alkhatib riferisce amareggiato che allora «siamo stati screditati, attaccati, minacciati e resi dei paria dal complesso industriale pro-Palestina e dalle mafie attiviste, nonostante per i cittadini di Gaza le prove fossero così chiaramente evidenti davanti ai nostri occhi».

Se in queste ore, a causa delle piogge torrenziali, una bimba di 8 mesi è morta per il freddo a Khan Younis, a fine agosto l'Onu ha annunciato la carestia a Gaza e Israele è stato tacciato di usare la fame come arma di guerra, accuse che ha duramente rigettato. Mentre il mondo si commuoveva di fronte ai piccoli di Gaza senza cibo, si è scoperto che alcune delle immagini diffuse erano state create ad arte, come hanno denunciato Süddeutsche Zeitung e Bild, mostrando il finto set allestito da un fotoreporter dell'agenzia turca Anadolu in un luogo dove non c'era nessuna distribuzione di cibo. Anche New York Times, Bbc e Cnn sono stati costretti ad aggiornare le storie pubblicate, dopo aver mostrato foto di bambini pelle e ossa per denunciare la fame a Gaza, salvo poi scoprire che i piccoli erano affetti da patologie pregresse. Un'emergenza reale è dunque stata cavalcata a fini propagandistici dai terroristi. Ora a Gaza si aspetta che arrivino i 600 camion al giorno previsti dall'accordo di pace, contro i 150 che entrano attualmente, secondo le organizzazioni umanitarie. L'Italia, già in prima linea sul fronte degli aiuti, potrebbe contribuire a nuovi progressi se - come riferisce il sito d'informazione Usa, Axios - accetterà la proposta di entrare nel Board of Peace insieme alla Germania, per gestire il dopoguerra. Nel frattempo, l'attivista anti-Hamas Alkhatib lancia il suo appello: «Non permettetevi mai di essere gli utili idioti nella propaganda di Hamas.

Potete provare compassione per la reale sofferenza dei civili palestinesi di Gaza e chiedere a Israele di intervenire per facilitare l'ingresso degli aiuti nell'enclave costiera, pur continuando a ritenere Hamas responsabile del suo ruolo nel causare una crisi di fame e carestia».

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