Kiev attacca in Russia con i missili Usa

Colpiti obiettivi militari con gli Atacms. Oggi il vertice Zelensky-Witkoff in Turchia

Kiev attacca in Russia con i missili Usa
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Da qualunque parte la si guardi non c'è un solo segnale distensivo. La guerra in Ucraina non accenna a calare di intensità e una soluzione diplomatica è sempre più lontana. Attacchi alle città ucraine, civili nel mirino, battaglie campali sul territorio ma anche guerra ibrida, sabotaggi, polemiche e la politica che si muove per cercare un rattoppo più che una soluzione, appunto, impossibile.

La Commissione Europea sta valutando tre diverse opzioni per continuare e anzi cercare di implementare, i finanziamenti, all'Ucraina. La prima prevede un prestito sfruttando le risorse derivanti dagli asset russi congelati, su cui il Consiglio Europeo di dicembre dovrà prendere una decisione definitiva, superando gli ostacoli burocratici e le resistenze del Belgio, che ne detiene la maggior parte nelle proprie casseforti e teme rivalse legali. Le altre due sono il prestito che sarebbe erogato dagli Stati membri e un prestito congiunto a livello Ue. «Il sostegno deve essere disponibile rapidamente, cosa molto importante», spiegano dalla Commissione che prima di presentare ai capi di Stato e di governo le tre opzioni, ha consultato anche la Bce nella speranza di poter percorrere l'opzione preferita, quella dell'utilizzo degli asset russi.

Intanto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, alla vigilia del viaggio di in Turchia, dopo l'appoggio della Francia di Macron, ha incassato dalla Spagna un pacchetto da un miliardo di euro per l'acquisto di equipaggiamenti militari mentre gli Stati Uniti sembrano sul punto di preparare nuove e pesanti sanzioni contro l'industria petrolifera russa. Zelensky oggi sarà ad Ankara e incontrerà l'inviato speciale americano Steve Witkoff, bella speranza di riaprire un canale di dialogo con la Russia. Il Cremlino ha fatto sapere che non invierà alcun rappresentante ai colloqui, ma Kiev non demorde. «Fare tutto il possibile per avvicinare la fine della guerra è la priorità dell'Ucraina», ha detto Zelensky con Erdogan che tenta in tutti i modi di ergersi a mediatore.

Intanto gli attacchi russi sulle città non cessano di intensità. A Dnipro sono stati colpiti con un drone gli edifici che ospitano le redazioni dell'emittente Suspilne e della Radio Ucraina che sono stati gravemente danneggiati. In un altro raid contro Gorodnia e Kharkiv, sono state uccise tre persone, tra cui una ragazza di 17 anni. Di contro, l'esercito ucraino ha dichiarato di aver attaccato obiettivi militari in Russia con missili Atacms forniti dagli Stati Uniti. «L'attacco a lungo raggio, compresi sistemi come gli Atacms, continuerà», spiega Kiev. Non è la prima volta che accade, nonostante Trump non abbia mai di fatto dato il suo via libera restando nell'ambiguità, ma è la prima volta che Kiev lo rivendica.

Nella vicina Polonia invece tiene banco il caso del sabotaggio all ferrovia. Le autorità di Varsavia hanno individuato i responsabili: «Si tratta di due cittadini ucraini la cui identità è nota e che da tempo operano e collaborano con i servizi russi», ha detto il premier polacco Donald Tusk. I due, secondo le indagini, sarebbero arrivati dalla Bielorussia e lì avrebbero fatto ritorno dopo il blitz. In ogni caso, spiega Varsavia, «tutto indica un coinvolgimento di Mosca».

«Sarebbe strano se non incolpassero prima la Russia, lì la russofobia prospera», ha replicato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, respingendo come sempre ogni responsabilità, come sempre fatto dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina.

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