Guerra in Ucraina

"Europa sull'orlo del disastro nucleare". Allarme per i raid russi, colpita anche una diga

Il ministro dell'Energia di Kiev ha spiegato che "il nemico sta lanciando il più grande attacco al settore energetico ucraino degli ultimi tempi"

"Europa sull'orlo del disastro nucleare". Allarme per i raid russi, colpita anche una diga

Ascolta ora: ""Grande attacco russo": così Mosca ha preso di mira gli impianti di Kiev"

"Grande attacco russo": così Mosca ha preso di mira gli impianti di Kiev

00:00 / 00:00
100 %

L’ultimo attacco missilistico russo rivolto contro l’Ucraina è tornato nuovamente a prendere di mira il settore energetico controllato da Kiev. Come ha spiegato il ministro dell’Energia ucraino, German Galushchenko, Mosca starebbe attaccando obiettivi sensibili con l’intenzione di provocare un guasto su larga scala al sistema energetico del Paese rivale. Sono stati segnalati ingenti danni agli impianti di produzione di energia, nonché ad altre infrastrutture critiche connesse alla sua trasmissione e distribuzione tra le varie regioni. Le aree più colpite coincidono con Leopoli, Zaporizhzhia, Kryvyj Rih, e la regione di Ivano-Frankivsk. Una delle linee di trasmissione di energia che alimentano la centrale nucleare di Zaporizhzhia è stata scollegata a causa dei bombardamenti.

L’allarme di Kiev

"Ora il nemico sta lanciando il più grande attacco al settore energetico ucraino degli ultimi tempi", ha scritto sui social Galushchenko. "L'obiettivo non è solo quello di danneggiarlo, ma di provare di nuovo, come l'anno scorso, a provocare un guasto su larga scala al sistema energetico del Paese", ha aggiunto, sottolineando che "purtroppo, ci sono stati colpi e danni agli impianti di produzione di energia, ai sistemi di trasmissione e distribuzione in varie regioni".

L’attacco russo avrebbe insomma preso di mira il sistema energetico dell’ucraina. Danni di varia entità sono stati registrati agli impianti di generazione e ai sistemi di distribuzione, come detto, in varie aree del Paese. Secondo il ministro, la Russia ha condotto il più grande attacco contro l'industria energetica ucraina degli ultimi tempi.

Durante l'attacco missilistico russo è stata disconnessa la linea esterna PL-750kV Dniprovska, che collega la centrale nucleare di Zaporizhzhia con il sistema energetico unificato nazionale. La Società nazionale per la produzione di energia atomica Energoatom ha comunicato che la più grande centrale nucleare d'Europa è collegata al sistema energetico ucraino solo tramite la linea di trasmissione elettrica PL-330 kV Zaporizhzhia TPP - Ferosplavna. Recentemente la linea era stata riparata dopo essere stata disattivata per molto tempo a causa dei danni causati da un altro bombardamento russo.

"Una situazione del genere è estremamente pericolosa e rischia di provocare una situazione di emergenza. Se l'ultima linea di comunicazione con la rete elettrica domestica viene interrotta, l'impianto si troverà in un altro blackout, il che costituirà una grave violazione delle condizioni di funzionamento sicuro dell'impianto", ha sottolineato Petro Kotin, direttore generale di Energoatom. Kotin ha sottolineato che la centrale nucleare di Zaporizhzhia dovrebbe passare immediatamente sotto il pieno controllo dell'Ucraina, del suo operatore Energoatom, e che la Russia dovrebbe ritirare le sue truppe e l'equipaggiamento militare dall'impianto.

Vadym Halaychuk, membro del partito Servitore del popolo di Volodymyr Zelensky e vice presidente della commissione del Parlamento ucraino per l'Integrazione nell'Ue, ha lanciato un importante allarme all'Adnkronos. "I russi hanno colpito le linee elettriche che forniscono energia alla centrale nucleare di Zaporizhzhia e alla centrale idroelettrica, che ora è in condizioni critiche. Ciò pone nuovamente l'Europa sull'orlo del disastro nucleare ed ecologico", ha dichiarato commentando l'ultima massiccia ondata di raid russi contro le infrastrutture energetiche del Paese.

La guerra delle infrastrutture

L'esercito russo, ha scritto The Kyiv Independent, ha attaccato anche le infrastrutture energetiche nella città di Kharkiv nella notte, provocando almeno 15 esplosioni e molteplici interruzioni di corrente in tutta la città. Intorno alle 5 ora locale, ovvero le 4 ora italiana, il governatore dell'oblast di Kharkiv, Oleh Syniehubov, ha riferito che Mosca aveva effettuato 15 attacchi contro gli impianti energetici di Kharkiv e che la città era quasi completamente senza elettricità.Il sindaco di Kharkiv, Ihor Terekhov, aveva precedentemente annunciato che i residenti stavano riscontrando interruzioni nella fornitura idrica della città a causa di blackout nelle sottostazioni di pompaggio locali.

Il Financial Times, intanto, ha riportato un interessante retroscena. Gli Stati Uniti avrebbero esortato l’Ucraina a porre fine agli attacchi alle infrastrutture energetiche russe. Pare che le autorità statunitensi abbiano avvertito le loro controparti a Kiev sul rischio derivante dagli attacchi dei loro droni. Rischio che si concretizzerebbe in ritorsioni e nella salita dei prezzi del petrolio a livello globale. Inoltre, Washington sarebbe preoccupata del fatto che la Russia potrebbe continuare a prendere di mira le infrastrutture ucraine, su cui fanno affidamento anche i paesi occidentali. Tra questi, ad esempio, l’oleodotto Caspian Pipeline Consortium, utilizzato dalle imprese occidentali, tra cui le compagnie petrolifere statunitensi ExxonMobil e Chevron.

Le conseguenze dell'attacco russo

In Ucraina oltre un milione di persone rimaste senza elettricità dopo gli attacchi sferrati dalla Russia, ha dichiarato il vice capo dell'Ufficio di presidenza ucraina, Oleksii Kuleba, secondo cui più di 150 razzi sono stati lanciati da Mosca nelle regioni di Odessa, Ivano-Frankivsk, Leopoli, Dnipropetrovsk, Kharkiv, Zaporizhzhia, Kirovohrad, Khmelnytskyi, Vinnytsia e Sumy.

La regione più colpita, secondo quanto dichiarato da Kuleba è quella di Kharkiv dove sono almeno 700mila le persone rimaste al buio. Nella regione di Odessa, invece, sono circa 200mila quelle senza elettricità mentre sono 250mila le utenze inutilizzabili al momento nelle cittadine di Kamianske, Kryvyi Rih e Pavlograd. Nella regione di Poltava, infine, sono circa 110mila le persone senza corrente.

La diga sul Dnipro di Zaporizhzhia, la più grande di tutta l'Ucraina, non è stata risparmiata dai massicci raid russi delle scorse ore. Secondo Ukrhydroenergo, l'operatore statale ucraino dell'energia idroelettrica, non c'è rischio di una rottura anche se è in corso un incendio.

"I servizi di emergenza stanno lavorando sul posto, affrontando le conseguenze di numerosi attacchi aerei", ha affermato la società, precisando che il traffico attraverso la diga è bloccato.

Commenti