A Mosca l'idea di usare delle milizie private, come la Wagner, piace parecchio. Non sono pagate dal ministero della Difesa, non devono sottostare alla farraginosa burocrazia degli apparati russi e le perdite tra i combattenti hanno un impatto diverso sull'opinione pubblica rispetto alla morte di un soldato regolare.
Per questo il Cremlino sta impiegando la compagnia privata fondata da Evgenji Prigozhin sul fronte al momento più delicato del conflitto. Ossia quello di Bakhmut. Tuttavia qualcosa non quadra: così come emerso da un rapporto dei servizi di Londra, il governo russo teme un eccessivo attivismo di Prigozhin. Da qui l'idea rilanciata nelle scorse ore: il Cremlino potrebbe sponsorizzare altre milizie al posto della Wagner.
Il rapporto dell'intelligence britannica
"La Russia sta probabilmente cercando di sponsorizzare e sviluppare società militari private per sostituire, prima o poi, il gruppo Wagner nel suo importante ruolo di combattimento in Ucraina". Esordisce così il rapporto rilanciato nelle scorse ore dal ministero della Difesa britannico. L'intelligence di Sua Maestà avrebbe rilevato in particolare l'insofferenza del Cremlino per le attività mediatiche del leader della Wagner. Quest'ultimo anche ieri ha inviato sui social un video in cui ha rivendicato la conquista del municipio di Bakhmut, evidenziando i progressi dei propri uomini sul campo.
#BREAKING Prigozhin hoisted the Russian flag with the inscription "Good memory to Vladlen Tatarsky" and the flag of PMC "Wagner" on the city administration of Bakhmut. pic.twitter.com/nfYfeHiW95
— War Monitor (@WarMonitors) April 2, 2023
La dedica della nuova avanzata al blogger Vladlen Tatarsky, ucciso poche ore prima in un attentato all'interno di un locale di sua proprietà a San Pietroburgo, è un altro segnale valutato non certo in chiave positiva dal Cremlino. I video di Prigozhin spesso contengono critiche al ministero della Difesa, ai vertici dell'esercito russo e ai principali generali. Il leader della Wagner li accusa di non dare adeguato appoggio ai propri combattenti, di considerarli soldati di "Serie B" nonostante le avanzate.
Atteggiamenti che mettono in evidenza all'esterno ciò che il Cremlino vorrebbe mantenere dentro le proprie mura. Ossia le spaccature tutte interne alla Difesa russa. "La leadership militare russa vuole probabilmente un gruppo su cui avere un maggiore controllo - si legge ancora nel rapporto dell'intelligence di Londra - L'operazione avviene sullo sfondo della faida tra il Ministero della Difesa russo e l'esercito privato controllato da Yevgeny Prigozhin".
La difficoltà di sostituire la Wagner
Non è però così semplice per Mosca fare a meno della Wagner. Di fatto, oggi i combattenti agli ordini dello "chef di Putin" sono gli unici che riescono ad avanzare. Tra Soledar e Bakhmut il loro apporto è stato decisivo. In una fase in cui i ceceni di Kadyrov, dopo aver contribuito alla presa di Mariupol un anno fa, sembrano scomparsi dalla scena, il Cremlino non può disfarsi facilmente della compagnia privata.
L'idea quindi presa in considerazione dall'intelligence britannica, non è di immediata attuazione. "Attualmente nessun'altra milizia privata russa si avvicina alle dimensioni o alla potenza di combattimento della Wagner", si legge infatti nel rapporto dei servizi segreti di Londra. Nulla però vieta di pensare, sempre secondo l'intelligence, che nel lungo termine il Cremlino possa creare le condizioni per lanciare in combattimento altre compagnie.
"Mosca probabilmente vede vantaggi nell'uso di queste società - prosegue la nota dei servizi britannici - in quanto sono meno vincolate dai limitati livelli retributivi e dall'inefficienza che riducono
l'efficacia dell'esercito regolare. La leadership russa, inoltre, ritiene che le pesanti perdite subite da queste milizie saranno meglio tollerate dalla società russa rispetto alle perdite dell'esercito regolare".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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