
Il prezzo della «pace» è di 100 miliardi di dollari in armi, che l'Ucraina vuole comprare dagli Stati Uniti con i soldi europei. Oltre a 50 miliardi di investimento nella produzione dei droni di Kiev, che sono sempre più temibili ed innovativi. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, lo ha confermato all'incontro con la stampa assieme a Donald Trump lunedì a Washington. Prima ha ringraziato il padrone di casa, sempre abilissimo ad incassare soldi, e poi si è ricordato di dire grazie anche «all'Europa, che paga». Il Financial Times ha anticipato la notizia e gli ucraini avevano presentato liste della spesa dettagliate fino da aprile, che sono rimaste riservate. Il primo obiettivo è garantirsi la difesa aerea, un adeguato ombrello anti missile, con almeno 10 batterie di Patriots. Una sola costa 1,1 miliardi di dollari: 400 milioni per il sistema e quasi 700 milioni per i missili intercettori. «Il problema è che in Ucraina finiscono presto e mantenere scorte adeguate è il costo più alto», spiega una fonte militare del Giornale. Germania, Paesi Bassi, Spagna e Romania per comprarne un migliaio hanno pagato 5,5 miliardi di dollari. Un singolo intercettore, secondo il Center for Strategic and International Studies, costa oltre 4 milioni di dollari. Missili preziosi che non vanno sprecati per i droni kamikaze dei russi, copiati dagli iraniani, che costano sui 50mila dollari. Per la difesa aerea, a cominciare dai Patriots, il presidente ucraino avrebbe previsto la spesa di 30-50 miliardi sempre pagata da Pantalone europeo sotto la voce «garanzie di sicurezza».
Oltre ad un sistema puramente difensivo gli ucraini premono per armi ben più offensive e costose, come deterrenza nei confronti della super potenza russa. Nessuna conferma ufficiale, ma le forze armate di Kiev vorrebbero più missili balistici tattici Atacms, con gittata di 300 chilometri, che possono colpire al Russia in profondità. I missili, prodotti dalla Lockheed Martin, hanno un prezzo che varia da 800mila a 1 milione e 700 mila dollari a seconda delle versioni e caratteristiche. Non solo: la lista delle spesa pagata dagli europei comprenderebbe anche i missili aria-terra Jassm, con testate da 450 chili, che possono essere lanciati, a distanza di sicurezza, pure dagli F-16 già in dotazione a Kiev. In pratica sono missili, quasi invisibili, che dallo spazio aereo ucraino possono raggiungere un obiettivo distante 370 chilometri. La versione più semplice costa 700mila dollari. Il predecessore di Trump stava per consegnarli a Kiev.
Indiscrezioni parlano anche dei missili da crociera più temibili, i Tomahawk, che hanno una gittata fino a 2500 chilometri e potrebbero colpire qualsiasi città russa ad ovest degli Urali e anche oltre. Un ordigno utilizzato dagli americani nei recenti bombardamenti dei siti nucleari iraniani, con un costo che varia da 1,4 a 2 milioni di dollari a pezzo. «Oltre al prezzo di listino bisogna aggiungere il costo della logistica - spiega la fonte -. E tenere conto che questo genere di armamento dipende da informazioni di intelligence e spesso guide satellitari, che solo gli americani possono garantire agli ucraini». Questo significa che alcuni obiettivi, come la capitale, Mosca o grandi città, sono esclusi anche se Kiev vorrebbe tenerli sotto tiro.
Cento miliardi vanno via presto con questo armamento costoso e sofisticato, ma Zelensky punta anche a potenziare la produzione di droni in Ucraina, in collaborazione con gli americani, con altri 50 miliardi di dollari.
All'esposizione Idef 2025 ad Istanbul gli ucraini hanno presentato il loro nuovo velivolo senza pilota tattico Cetus-X con munizionamento diverso compresi piccoli droni kamikaze. E il Chaklun-B 2.0 di ricognizione, trasporto munizioni e rifornimento alle truppe in prima linea con sistema di guida assistito dall'intelligenza artificiale.