
Possibile svolta nella guerra in Ucraina, almeno per quanto riguarda la postura della Russia verso le trattative diplomatiche. Nella notte tra il 10 e l’11 maggio, il presidente Vladimir Putin ha proposto “alle autorità di Kiev di riprendere i negoziati interrotti alla fine del 2022, colloqui diretti e senza precondizioni”.
“Proponiamo di iniziare senza indugio giovedì prossimo, 15 maggio, a Istanbul, dove si erano svolti in precedenza e dove erano stati interrotti”, ha aggiunto lo zar, annunciando anche un colloquio con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che si è detto disponibile a ospitare i colloqui. Secondo il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, l’invito di Putin è una dimostrazione della sua “reale intenzione di trovare una soluzione pacifica”. “Una pace duratura può essere raggiunta solo attraverso negoziati seri, e la disponibilità a questi negoziati è stata ora dimostrata dal presidente”, ha affermato. "Il Presidente russo Putin non vuole un accordo di cessate il fuoco con l'Ucraina, ma piuttosto vuole incontrarsi giovedì in Turchia per negoziare una possibile fine al bagno di sangue. L'Ucraina dovrebbe accettare immediatamente", ha aggiunto nella serata italiana su X. "Almeno saranno in grado di determinare se un accordo è possibile o meno, e se non lo è, i leader europei e gli Stati Uniti sapranno a che punto è la situazione e potranno procedere di conseguenza". Su Truth, il presidente ha scritto un altro post in cui ha espresso i suoi dubbi riguardo alla volontà di Putin di raggiungere un'intesa sulla pace: "Inizio a dubitare che l'Ucraina raggiungerà un accordo con Putin, che è troppo impegnato a celebrare la vittoria nella Seconda Guerra Mondiale, che non avrebbe potuto essere vinta (nemmeno lontanamente) senza gli Stati Uniti d'America".
Di “segnale positivo” ha parlato anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo cui la Russia sta iniziando a prendere in considerazione la possibilità di porre fine alla guerra. “Il mondo intero lo aspettava da moltissimo tempo. E il primo passo per porre fine a una guerra è un cessate il fuoco", ha scritto il leader di Kiev su X, aggiungendo di aspettarsi che “la Russia confermi un cessate il fuoco completo, duraturo e affidabile a partire da domani, 12 maggio, e l'Ucraina è pronta a incontrarla”. In serata, sul social network di Musk, il presidente ucraino ha aggiunto: ""Attendiamo un cessate il fuoco completo e duraturo, a partire da domani, per fornire le basi necessarie alla diplomazia. Non ha senso prolungare le uccisioni. E aspetterò Putin in Turchia giovedì. Personalmente. Spero che questa volta i russi non cerchino scuse".
Ha esultato anche il presidente americano Donald Trump, da mesi impegnato in trattative fino ad ora inconcludenti. “Un giorno potenzialmente grandioso per Russia e Ucraina! Pensate alle centinaia di migliaia di vite che saranno salvate quando questo 'bagno di sangue' senza fine, si spera, si concluderà”, ha scritto su Truth Social. “Sarà un mondo completamente nuovo, e molto migliore. Continuerò a lavorare con entrambe le parti per garantire che ciò accada. Gli Stati Uniti vogliono concentrarsi, invece, sulla ricostruzione e sul commercio. Una grande settimana in arrivo!”.
Più contenuta la reazione del francese Emmanuel Macron, secondo cui la proposta di Putin “è un primo passo, ma non sufficiente”. “Un cessate il fuoco incondizionato non è preceduto da negoziati”, ha sottolineato l’inquilino dell’Eliseo, convinto che lo zar stia “cercando una via d’uscita, ma vuole comunque guadagnare tempo”.
In una telefonata con il leader di Parigi, Erdogan ha parlato di una "svolta storica" e di un'opportunità "che deve essere colta e che la Turchia è pronta a fornire tutto il sostegno possibile, anche ospitando i negoziati, al fine di raggiungere un cessate il fuoco e una pace duratura".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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