
Un raid israeliano alle prime ore del mattino ha colpito l'ospedale Al Ahli di Gaza City, uccidendo almeno 7 persone, secondo quanto riporta Al Jazeera. Un ragazzo è morto, invece, nell'attacco su una tenda, sempre a Gaza City.
Israele intensifica la sua offensiva mentre aumentano i morti per fame (11 nelle ultime 24 ore secondo il ministero della Salute di Gaza) e aumenta la pressione per sfollare forzatamente i palestinesi nelle zone di concentramento nel sud della Striscia. Decine di migliaia di israeliani si sono già radunati a Tel Aviv per chiedere la fine della guerra e il ritorno degli ostaggi.
Centinaia di riservisti israeliani si uniscono alle proteste
Centinaia di riservisti, che hanno partecipato ai combattimenti scoppiati dopo i massacri di Hamas del 7 ottobre di due anni fa, si uniscono alla giornata di proteste in Israele per chiedere la fine della guerra. "Chiediamo al governo e allo Stato maggiore di non espandere ulteriormente il conflitto reclutando decine di migliaia di riservisti e mettendo a rischio la vita degli ostaggi, e anzi di concludere un accordo per rilasciarli", si legge in un documento siglato da diversi militari della riserva e citato dai media israeliani. "Nessuno deve essere lasciato indietro", si aggiunge, evocando il motto caro da sempre agli operativi israeliani.
Naviga Tafferugli a proteste in Israele,almeno 32 dimostranti arrestati
E' di almeno 32 arresti il bilancio dell'intervento delle forze dell'ordine in Israele per liberare le strade bloccate dai dimostranti, che in molti casi hanno dato alle fiamme dei pneumatici. Lo riferiscono i media di Tel Aviv. Bloccata anche l'autostrada 16, una delle principali vie d'accesso a Gerusalemme. I manifestanti dovrebbero convergere sulla 'piazza degli ostaggi' di Tel Aviv, dove per stasera è atteso oltre un milione di persone. Scontri e arresti anche a Gerusalemme, dove la polizia israeliana ha annunciato la riapertura di tutte le arterie viarie bloccate.
Famiglie ostaggi a Netanyahu, 'basta inganni, riportali a casa'
Da 22 mesi i rapiti languono a Gaza, davanti ai vostri occhi. Invece di ingannare l'opinione pubblica, diffondere voci e diffamare le famiglie dei rapiti, restituite i nostri cari con un accordo e ponete fine alla guerra. Questa è l'unica decisione che il popolo israeliano chiede, ed è l'unica decisione possibile". È la nota del Forum delle famiglie degli ostaggi e dei dispersi israeliani dopo le accuse del premier Benyamin Netanyahu e altri esponenti del governo. "Sono stati rapiti dalla terra di Israele sotto la tua responsabilità, Netanyahu, e sono lì da 22 mesi. La responsabilità di riportarli a casa è tua".
Media: "29 palestinesi uccisi oggi a Gaza da raid Israele"
Sale a 29 morti il bilancio dei palestinesi uccisi oggi nella Striscia di Gaza dai raid israeliani. Lo riferiscono fonti mediche citate da al Jazeera. (ANSA).
Via allo sciopero lo sciopero generale nazionale, autostrade bloccate
Decine di migliaia di persone sono scese in strada a Tel Aviv fin dalle 6.30 del mattino (le 5.30 in Italia) per lo sciopero generale nazionale proclamato dal Forum delle famiglie degli ostaggi per sollecitare la fine della guerra a Gaza e un accordo per il ritorno degli ostaggi ancora nella mani di Hamas. Ne danno notizia i media israeliani mostrando immagini di blocchi stradali sulle autostrade e sulle vie principali di accesso. Il Forum si attende la presenza di un milione di persone sulla Piazza degli Ostaggi a Tel Aviv per tutta la giornata e centinaia di iniziative in tutto Israele con decine di migliaia di persone. Per dare il via alla giornata di proteste, gli attivisti si sono posizionati agli incroci delle strade principali, hanno acceso falò nel mezzo della carreggiata e distribuiscono nastri gialli ai passanti. Il programma della giornata prevede che un punto stampa del Consiglio di ottobre dal mercato di Sarona a Tel Aviv, di fronte al quartier generale militare di Kirya. Alle 9 una speciale mostra fotografica verrà inaugurata in Piazza degli Ostaggi, aperta al pubblico per tutta la giornata fino alle 18. Il palco principale nella Piazza ospiterà anche discorsi dei familiari degli ostaggi per quasi tutta la giornata. Gli eventi della giornata culmineranno con una manifestazione di massa davanti al quartier generale militare di Kirya in programma per le 20 (le 19 in Italia). 'Una giornata per salvare vitè è il titolo dato alla manifestazione da Forum delle famiglie, che contesta la decisione del governo Netanyahu di espandere l'offensiva a Gaza, anziché raggiungere un accordo per liberare i 50 ostaggi rimasti, 20 dei quali ritenuti ancora vivi. Proteste e azioni sono previste in 400 località di tutto il Paese.