Guerra in Ucraina

Mar Baltico, operazione speciale ucraina: nave russa in fiamme

Una fonte dell'intelligence ucraina ha fatto sapere che la nave russa Serpukhov è stata data alle fiamme durante un'operazione speciale a Kaliningrad

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Un raid improvviso dell'intelligence ucraina (HUR) ha colpito la nave russa Serpukhov. L'imbarcazione, attraccata al largo di Kaliningrad, sul Mar Baltico, è stata data alle fiamme. In un post pubblicato su Telegram gli 007 di Kiev hanno affermando che l'incendio ha "disabilitato" la nave e che "i suoi mezzi di comunicazione e automazione sono stati completamente distrutti". Kiev ha anche condiviso un video che mostra un incendio scoppiato sul mezzo nemico. Si tratta del primo attacco del genere nel Mar Baltico.

Il raid ucraino contro la nave russa

La vicenda, avvenuta domenica 7 aprile, ha scatenato ulteriori tensioni in un'area al centro delle tensioni tra Russia e Nato. Fonti dell'intelligence ucraina, come riportato da RBC Ucraina, hanno affermato soltanto adesso che l'incendio scoppiato nelle scorse ore sulla Serpukhov è stato il risultato di un'operazione segreta della Direzione principale dell'intelligence ucraina (HUR). Dal video diffuso dalle autorità ucraine non è da escludere la pista di un sabotaggio realizzato dall'interno dell'imbarcazione.

L'operazione di Kiev mirava presumibilmente a disabilitare la nave, compromettendo eventuali manovre russe nell'area in caso di fantomatici scontri militari. A quanto pare l'incendio avrebbe causato gravi danni all'imbarcazione, e gli sforzi di riparazione dovrebbero essere estesi e prolungati. Ricordiamo che la Serpukhov fa parte della flotta di corvette russe di classe Buyan-M, è lunga 74 metri, impiega tecnologia stealth ed è dotata di sistemi missilistici avanzati, inclusi i missili da crociera Kalibr e Oniks.

La mossa degli 007 ucraini

Navi come la Serpukhov sono state progettate per effettuare operazioni nelle zone costiere e hanno svolto un ruolo significativo nella strategia militare russa. Il mezzo in questione è stato protagonista di operazioni militari anche oltre i confini del Paese, compreso il lancio di attacchi missilistici in Siria nel 2016. Il suo dispiegamento nella regione del Mar Baltico faceva parte di una riassegnazione strategica di Mosca volta a rafforzare la presenza navale russa in aree critiche.

A causa della posizione di Kaliningrad, è probabile che l’attacco abbia più un impatto psicologico che non vere e proprie conseguenze sul corso della guerra in Ucraina. Ricordiamo che Kiev ha colpito quasi due dozzine di navi da guerra russe e altre mezzi controllati da Mosca nel Mar Nero, da quando è scoppiata la guerra nel febbraio 2024. Negli ultimi mesi, l’Ucraina ha intensificato i suoi attacchi contro obiettivi della flotta russa in Crimea, prendendo di mira con successo diverse navi e costringendo il Cremlino a spostare alcune di essere in acque più sicure.

Per la cronaca, poche ore fa le autorità russe hanno annunciato che la nave russa per la navigazione sul ghiaccio Katerina Velikaya ha preso fuoco mentre era in riparazione nel cantiere navale Dalzavod nella città dell'estremo oriente di Vladivostok.

In precedenza, il 5 marzo, droni navali ucraini hanno colpito e danneggiato (gravemente) il pattugliatore russo Sergey Kotov nei pressi dello stretto di Kerch.

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