Ucraina, Trump: "Non sono contento di quello che sta accadendo. Parlerò con Putin"

Attacco russo contro la centrale termoelettrica di Trypilska, Kiev al buio. Il consigliere di Zelensky attacca lo zar: "Sanzioni più dure per isolarlo"

Diretta Ucraina, Trump: "Non sono contento di quello che sta accadendo. Parlerò con Putin"
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Kiev: Russia ha attaccato con 142 droni, distrutti 121

Le forze russe hanno attaccato l'Ucraina con 142 munizioni vaganti Shahed e droni esca di vario tipo dalla sera del 7 settembre. Un totale di 112 droni sono stati distrutti con successo, sebbene alcuni siano riusciti a colpire i loro obiettivi. Lo afferma l'Aeronautica Militare ucraina su Telegram, citata da Ukrainska Pravda. "I primi rapporti indicavano che alle 08:30, le forze di difesa aerea avevano distrutto o bloccato 112 droni nemici, tra cui Shahed, Gerbera e altri tipi, nel nord, sud, est e centro del Paese - precisa l'Aeronautica -. Sono stati registrati colpi da parte di 26 UAV in 7 località e detriti sono caduti su un'altra località". I droni sono stati lanciati dalle città russe di Bryansk, Oryol e Primorsko-Akhtarsk, nonché da Capo Ciudad, in Crimea. "Aerei, unità missilistiche antiaeree, unità di guerra elettronica, unità di sistemi senza pilota e gruppi di fuoco mobili delle forze di difesa ucraine sono stati coinvolti nel respingere l'attacco", ha concluso l'Aeronautica Militare.

Cremlino: "Nessuna sanzione ci farà cambiare posizione"

"Nessuna sanzione potrà costringere la Federazione Russa a cambiare la sua posizione coerente": lo ha dichiarato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov ripreso dall'agenzia di stampa statale russa Ria Novosti. Ieri il presidente americano Donald Trump si è detto pronto a imporre nuove sanzioni alla Russia per l'invasione dell'Ucraina.

Politico: Merz nel mirino della disinformazione russa

Secondo quanto riportato dal portale Politico, sebbene nessuna singola fake news abbia finora inciso in modo significativo sul governo di Friedrich Merz, la strategia del Cremlino – un getto continuo di disinformazione – mira a logorare nel tempo la credibilità del cancelliere e a favorire i suoi principali rivali: l’ultradestra di Alternative für Deutschland (AfD). Il partito, che nei sondaggi è ormai vicino a superare i conservatori di Merz, sostiene infatti una linea molto più conciliante nei confronti di Mosca. Un chiaro esempio di questa disinformazione viene dal Toronto Journal, un sito di origine incerta e sospetta, secondo cui Merz avrebbe partecipato a una caccia esclusiva in Canada, uccidendo una madre orsa, i suoi cuccioli e persino una foca. Si è poi scoperto che il video associato alla storia era un’immagine probabilmente generata con l’intelligenza artificiale, e che il sito utilizzava fotografie rubate dalla testata canadese Toronto Star e pseudogiornalisti inesistenti. Secondo Stefan Meister, del Consiglio tedesco per le relazioni estere, le autorità non dispongono di strumenti realmente efficaci per contrastare questa campagna di disinformazione. Un limite è dato dalle rigide leggi sulla protezione dei dati e dalla scarsa cooperazione tra i diversi livelli della burocrazia federale e statale. "È molto difficile per lo Stato reagire a queste dinamiche. Ed è proprio questo il nodo centrale del problema, ha spiegato Meister. Un portavoce del ministero dell’Interno – che coordina gli sforzi nazionali contro la disinformazione – ha sottolineato che il governo adotta "un approccio ampio, che coinvolge l’intera società", puntando a "sensibilizzare l’opinione pubblica e fornire informazioni mirate a specifici gruppi di popolazione". Tuttavia, contenere un flusso costante e pervasivo di notizie false rischia di rivelarsi, nel lungo periodo, una battaglia in salita. Come ha dichiarato un funzionario dell’intelligence occidentale, "l’obiettivo del Cremlino è destabilizzare, dividere, screditare, manipolare e alimentare ogni questione controversa".

Putin vuole il ritiro della Russia dalla Convenzione sulla tortura

Il presidente russo Vladimir Putin ha presentato alla Duma di Stato una proposta di legge per il ritiro dalla Convenzione europea per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti. Il progetto di legge è stato pubblicato oggi nel database legislativo della Duma di Stato, come segnala Interfax. Già alla fine di agosto circolavano notizie di piani russi di ritiro dalla convenzione.

Costa: "Sanzioni secondarie a chi acquista energia da Mosca"

"Ora abbiamo tutto il necessario per essere pronti a dare le garanzie di sicurezza all'Ucraina quando ci sarà la pace. Per arrivarci, dobbiamo continuare a sostenere Kiev nella guerra e aumentare la pressione sulla Russia". Lo ha detto il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa in Finlandia. "Non è facile. Dobbiamo combattere la flotta ombra e ridurre la capacità di Mosca di finanziare il conflitto, non solo aumentando le nostre sanzioni ma imponendo sanzioni secondarie ai Paesi che acquistano gas e petrolio da Mosca".

Berlino: la Germania contribuirà alle garanzie di sicurezza per Kiev

Il ministro degli Esteri Johann Wadephul, ha assicurato la partecipazione della Germania alle garanzie di sicurezza per l'Ucraina in caso di cessate il fuoco o di un accordo di pace. "Naturalmente, la Germania farà la sua parte per fornire garanzie di sicurezza all'Ucraina", ha affermato Wadephul, secondo quanto riportato nel suo discorso, in apertura della conferenza annuale degli ambasciatori tedeschi presso il ministero degli Esteri a Berlino, come riporta Ard. Wadephul non ha però specificato quali potrebbero essere le garanzie.

Podolyak: "Putin capisce solo la forza, sanzini più dure per isolarlo"

"Va compreso che Putin non è affatto pronto a terminare la guerra. Intende continuare perché non pensa di avere alternative. La guerra gli garantisce di restare un attore centrale sulla scena internazionale, ecco il motivo per cui continua ad attaccare, minacciare e provocare". Lo ha detto al Corriere della Sera Mykhailo Podolyak, uno dei più noti consiglieri del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "La cosa importante è toglierci dalla testa l’illusione che con Putin si possa trattare alla pari. Occorre anche ricordare che l’economia russa è abbastanza debole a questo punto", ha spiegato. "Torniamo alla necessità di costringere Putin con la forza. Che significa sanzioni più dure, oltre a cercare di isolare la Russia dal mercato globale, ma soprattutto garantire all’Ucraina il massimo sostegno militare". Putin "continuerà a giocare" con il presidente americano Trump, ha sottolineato. "Dice di volere il dialogo, ma poi si nasconde, svia l’attenzione e offre concessioni che poi non intende mantenere. Con Trump si presenta come un partner onesto con il quale è possibile fare affari, addirittura gli dà la sensazione di essere lui a dominare nella loro relazione bilaterale. Ma in realtà Putin persegue con coerenza l’obiettivo strategico di nullificare l’influenza americana e la stessa reputazione di Trump nel mondo. L’obiettivo resta comunque quello di guadagnare tempo e ridare centralità alla Russia", ha aggiunto.

Mosca: colpita la centrale termoelettica di Trypliska, blackout a Kiev

Le truppe russe hanno colpito la centrale termoelettrica di Trypilska nella regione di Kiev. Lo ha dichiarato a Ria Novosti il coordinatore della resistenza filorussa di Nikolaev, Sergei Lebedev. "Ci sono state massicce interruzioni di corrente a Kiev e nella regione", ha riferito. "L'impatto è stato massiccio, i residenti locali hanno contato circa sette esplosioni", ha aggiunto. La centrale elettrica di Trypilska è la più potente della regione di Kiev. Entrata in funzione nel 1969, si trova sulle rive del fiume Dnepr, a 13 chilometri dalla capitale.

Trump: "Parlerò con Putin nei prossimi giorni"

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che parlerà con il presidente russo Vladimir Putin "molto presto, nei prossimi due giorni", esprimendo la sua fiducia nella risoluzione del conflitto tra Ucraina e Russia. L'annuncio è arrivato dopo che domenica Trump ha dichiarato di essere pronto a passare a una seconda fase di sanzioni contro la Russia, senza però entrare nei dettagli.

Trump: "Insoddisfatto per quello che sta accadendo in Ucraina"

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dichiarato di "non essere contento" della guerra tra Russia e Ucraina dopo che Mosca ha colpito Kiev con il più grande attacco di droni dall'inizio della guerra, sottolineando il fallimento della sua amministrazione nel raggiungere un accordo di pace, anche dopo l'incontro con il presidente russo Vladimir Putin il mese scorso."Non sono felice, di tutta la situazione", ha detto Trump ai giornalisti atterrato alla Joint Base Andrews dopo il suo viaggio per vedere la finale maschile di tennis degli US Open a New York.Trump ha insistito sul fatto che nessuno è stato più duro di lui con la Russia e Putin, e ha difeso i suoi sforzi per porre fine alla guerra, dicendo che quegli sforzi continueranno "Non sono entusiasta di quello che sta succedendo", ha continuato Trump. "Credo che troveremo una soluzione. Non sono contento di nulla che abbia a che fare con quella guerra".

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