"Kiev pronta a negoziati diretti con Mosca". Zelensky accelera su Putin

Il presidente ucraino ribadisce la piena disponibilità dell'Ucraina a negoziati diretti. Ringrazia la Norvegia per il sostegno e chiede unità agli alleati per una pace duratura

"Kiev pronta a negoziati diretti con Mosca". Zelensky accelera su Putin
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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ribadito la disponibilità del suo Paese a sedersi al tavolo dei negoziati con Mosca. “Stiamo discutendo con i nostri partner internazionali i prossimi incontri con i russi: negoziati diretti, per i quali l’Ucraina è pienamente preparata e in qualunque formato possa portare a risultati concreti”, ha dichiarato nel suo discorso serale, come riportato da RBC Ukraine. “Ringrazio sinceramente tutti coloro che ci stanno sostenendo”, ha aggiunto.

Durante una telefonata con i leader europei, Zelensky ha ricordato a Donald Trump che i negoziati diretti con la Russia sono già iniziati il 16 maggio a Istanbul. L’intervento è arrivato dopo che Trump aveva annunciato, con sorpresa dei presenti, la presunta disponibilità del Cremlino a nuovi colloqui. Secondo Axios, i leader europei sono rimasti perplessi dal tono ottimistico di Trump, che ha elogiato le intenzioni di Putin e definito controproducenti eventuali nuove sanzioni. Zelensky ha ribadito che Kiev aveva già accettato un cessate-il-fuoco di 30 giorni a marzo, poi rifiutato da Mosca. Trump ha affermato di attendere un “memorandum di pace” da Putin e ha dichiarato di voler valutare i progressi prima di prendere ulteriori decisioni. Ha anche minacciato di ritirarsi dal processo se non emergeranno sviluppi concreti, mentre cresce l’impazienza per il mancato rispetto della sua promessa di mediare la pace entro 100 giorni dall’insediamento.

Zelensky ha, inoltre, annunciato su Telegram di avere "ringraziato il primo ministro britannico Keir Starmer per le nuove sanzioni britanniche, che contribuiscono a costringere la Russia a raggiungere la pace. Solo la coercizione può funzionare. Oggi c'è una decisione sanzionatoria britannica, c'è anche una decisione dell'Ue e sarebbe positivo se anche gli Stati Uniti aiutassero", quindi facessero lo stesso. "I partner europei stanno già preparando i prossimi passi per esercitare questa importantissima pressione sulla Russia affinché ponga fine alla guerra - ha ricordato il leader ucraino -. Abbiamo discusso della conversazione di ieri con il presidente Trump. Abbiamo anche discusso delle nostre azioni congiunte all'interno della coalizione dei volenterosi e abbiamo concordato di continuare a essere in contatto costante, quasi quotidianamente. Grazie, Gran Bretagna!".

In parallelo, Zelensky ha annunciato su X di aver avuto un colloquio con il primo ministro norvegese Jonas Gahr Støre, durante il quale ha condiviso i contenuti delle recenti conversazioni con Donald Trump e con alcuni leader europei. “È essenziale che tutti i nostri partner abbiano piena consapevolezza della situazione e delle sue implicazioni”, ha sottolineato, elogiando il contributo di Oslo verso una “pace giusta e duratura”. Zelensky ha poi ricordato anche l’incontro avvenuto a Kiev con il principe ereditario norvegese Haakon e il ministro dell’Energia del Paese scandinavo. “È stato un confronto costruttivo, accompagnato da un forte segnale di sostegno politico”, ha dichiarato. Tra i temi discussi con la leadership norvegese vi sono stati anche gli aiuti economici.

Kiev prevede di ricevere da Oslo quasi 8 miliardi di dollari entro la fine dell’anno. “Abbiamo parlato della possibilità di destinare una parte maggiore di questi fondi allo sviluppo della produzione nazionale di droni”, ha concluso Zelensky.

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