RomaAl volante di una Peugeot rubata si schianta venerdì notte contro un’auto con due persone a bordo, uccidendone una e ferendo in modo lieve l’altra. Poi scende dai rottami della sua macchina e invece di soccorrere la coppia si fionda in un bar pochi metri più in là. Al bancone, non contento delle conseguenze della sua sbronza, S. D. D., romeno 36enne, avrebbe chiesto un’altra birra. E mentre era lì, è stato raggiunto da alcuni testimoni dell’incidente che volevano linciarlo.
A salvarlo dal tentativo di giustizia sommaria sono stati i vigili urbani e i carabinieri, che l’hanno strappato alla folla nascondendolo in un’ambulanza durante i primi rilievi, per poi trasportarlo in caserma, tra urla e nuovi tentativi di aggressione, a bordo di un mezzo della polizia municipale.
La vittima dello schianto, avvenuto sulla via Prenestina, all’altezza del Raccordo anulare, è un 37enne romano, Marco Picano, morto sul colpo. La sua compagna, 44 anni, è stata ricoverata al policlinico Tor Vergata con un polso fratturato e un leggero versamento polmonare, ma le sue condizioni secondo i medici che l’hanno in cura «non sono preoccupanti».
Il clima esasperato e il tentato linciaggio sono testimoniati anche da un video girato sul luogo dell’incidente pochi minuti dopo, e pubblicato ieri su YouTube: si vede la polizia trascinare di corsa il romeno dall’ambulanza al furgone, mentre intorno una decina di ragazzi urlano insulti e cercano di colpire con calci e pugni il responsabile dello schianto. Monta l’insofferenza, e non mancano pesanti toni xenofobi, anche nei commenti pubblicati con il video: tanti lamentano il «mancato linciaggio», molti generalizzano, e fanno un parallelo con altri episodi - come lo stupro di Guidonia - che hanno visto cittadini romeni protagonisti.
Certo a rasserenare il clima non aiuta la cronaca. Sempre venerdì notte, e sempre nella capitale, un 23enne romeno è stato sorpreso dai carabinieri mentre correva sulla Casilina (non lontano dal luogo dell’altro incidente) a bordo di uno scooter rubato ignorando semafori e precedenze. Di fronte all’alt degli uomini dell’Arma, il ragazzo ha prima finto di fermarsi per poi accelerare, tentando di «forzare» il posto di blocco e travolgendo uno dei militari, che se l’è cavata con pochi graffi ed è comunque riuscito ad aggrapparsi al bauletto facendo volare per terra il 23enne. Che, poi, ha rifiutato di sottoporsi al test alcolometrico.
Nelle stesse ore un terzo episodio è avvenuto a Ostia, sul litorale. Qui un romeno di 44 anni, ubriaco, ha travolto con il suo furgone una volante della polizia, e dopo essere stato raggiunto e fermato ha tentato di aggredire gli agenti.
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