Morto a sedici giorni di vita per la "sindrome da bambino scosso". È accaduto nel giugno del 2013 in Sardegna. A distanza di due anni, il pm Danilo Tronci ha chiuso le indagini e chiesto il rinvio a giudizio per il padre cagliaritano che, secondo la ricostruzione accusatoria, nel tentativo di far smettere di piangere il piccolo, lo aveva afferrato è agitato talmente forte da provocarne la morte.
L'uomo ora rischia un processo con l'accusa di omicidio preterintenzionale.
Già la consulenza tecnica disposta dalla procura aveva accertato che le cause della vasta emorragia cerebrale, a cui era seguita la morte del neonato, era stata provocata dalla "Sbs", Shaken Baby Sindrome.
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