Ha ucciso il benzinaio, poi è andato subito a mangiare un panino

Thiene sotto choc. L’assassino del gestore della Esso è un ex istruttore di palestra. Ai carabinieri confessa: "Quando lui ha reagito ho perso la testa"

Ha ucciso il benzinaio,  poi è andato subito  a mangiare un panino

Ha trovato anche il tempo di andare a mangiare un panino nel bar sotto casa, dopo l’omicidio, l’assassino reo confesso del benzinaio Francesco Zoppello, 49 anni, sposato, padre di due figli, titolare di una pompa della Esso nel centro di Thiene. Massacrato per rubargli l’incasso della giornata: 1775 euro e pochi spiccioli. Denaro che il rapinatore alla fine ha lasciato nelle tasche della vittima.
Roberto Zuccollo, ex culturista 41enne, arrestato quattro ore dopo il fatto dai carabinieri di Vicenza è ora in carcere accusato di omicidio volontario. L’uomo aveva cercato di mettere subito in lavatrice i vestiti sporchi di sangue.

Gli abiti sono stati inviati ora ai Ris di Parma. Le manette per Zuccollo sono scattate quando i carabinieri del Nucleo Investigativo di Vicenza e della compagnia di Thiene, esaminate le immagini delle telecamere della stazione di servizio, sono riusciti a identificarlo, soprattutto in base alla postura, all’andatura lenta da culturista, alle gambe particolarmente muscolose. A quel punto i militari sono andati a prenderlo a casa. «Non ci ho visto più...», le parole con le quali l’assassino, disoccupato, un passato da istruttore di palestra, ha spiegato la folle reazione che l’ha portato ad accoltellare tre volte il benzinaio che aveva reagito all’aggressore impugnando una spranga.

«I benzinai morti nell’esercizio della loro attività ormai ricordano i bollettini di guerra in cui ogni giorno si fa l’elenco dei caduti». Questo il commento di Luca Squeri, presidente della Commissione Sicurezza e Legalità di Confcommercio e presidente di Figisc-Confcommercio. «Il fenomeno - aggiunge - dovrebbe essere aggredito con mezzi e strumenti più efficaci di presidio del territorio messi a disposizione delle Forze dell’Ordine perché è ormai evidente a tutti che questa è diventata una vera e propria emergenza nazionale».

Un’emergenza che riguarda altri esercenti. Sono particolarmente gravi le condizioni di Ida Lagrutta, 45 anni, aggredita l’altro ieri durante una rapina nel suo negozio «Compro oro» a Novara. Sembra che stesse mostrando della merce a una persona che si era spacciata per cliente. La donna è in coma per una serie di fratture alla testa e non è operabile.

Il benzinaio Zoppello è la quinta vittima in sette anni di una rapina finita male in una stazione di servizio. Distrutta dal dolore la famiglia. Una vita che non potrà mai più essere la stessa per Rossella Dal Sasso, la moglie, e per i due figli, una bimba di 11 anni e un bimbo di nove mesi (li compiva proprio il giorno in cui gli hanno ammazzato il papà) e che ancora non può capire. Duro il commento del governatore del veneto Luca Zaia. «È un episodio che lascia sbigottiti, una violenza che lascia senza parole. Ma grazie al lavoro dei carabinieri il colpevole è stato preso immediatamente e adesso mi auguro venga messo in galera e si gettino le chiavi».

Intanto l’Ascom Confcommercio della cittadina ha promosso una raccolta fondi per la famiglia, mettendo a disposizione il proprio conto corrente e invitando a specificare nella causale «pro famiglia di Franco». Domani prevista una riunione d’urgenza del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza convocata dal prefetto di Vicenza Melchiorre Fallica.

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