(...) Ghirotti, associazione allavanguardia nella cura e nellassistenza ai malati terminali -, e ciò aggiunge disagio al dolore di queste famiglie». Il progetto, come spiega Patrizia De Fusco, coordinatrice del gruppo ligure dellassociazione Luca Coscioni «potrebbe invece essere un esempio pilota per le altre realtà regionali». «A giorni una commissione assegnerà lincarico a due psicologi - spiegano dalla Direzione disabili della Asl 3 - abbiamo avuto qualche ritardo, dovuto ai tempi burocratici, effettivamente lunghi, ma siamo quasi alla fine». I circa 80mila euro dovrebbero servire per acquistare i pc e formare due psicologi che seguirebbero otto malati. «Ma la Regione ha impiegato tempo a renderceli disponibili - spiegano alla Asl - poi è cambiata la direzione generale a luglio e infine occorrono bandi per assumere il personale. Insomma sono i tempi della burocrazia». I livelli della malattia, che ha colpito anche calciatori famosi e molto amati come Gianluca Signorini, sono diversi. «Si tratta di una malattia neurodegenerativa a prognosi infausta - spiega Henriquet -, che provoca una paralisi progressiva fino allimpossibilità di quasiasi movimento, tranne quello dei bulbi oculari». Tuttavia il malato conserva fino alla fine una coscienza integra e piene capacità cognitive che gli consentirebbero di comunicare fuori dalla corazza imposta dalla malattia, se solo gliene fossero dati gli strumenti. Avere i supporti informatici è dunque una priorità. «Basta che i malati abbiano ancora la possibilità di muovere anche un solo dito e con un computer attrezzato possono ancora comunicare - spiega Patrizia De Fusco -. È fondamentale per queste persone avere un contatto con lesterno, esprimersi con i propri familiari». E che in tanti attendono. «Invece il progetto non vede il traguardo», continua Henriquet che ricorda anche di aver presentato allassessore regionale alla Sanità, Claudio Montaldo, un progetto complessivo per lassistenza ai malati di sclerosi laterale amiotrofica che sono circa 6-8 ogni centomila abitanti. «Un quarto dei malati muore entro due anni dallesordio della malattia, metà entro i tre anni e solo poco meno di un quarto sopravvive più a lungo, otto anni o più - continua lo specialista -, alla fine la malattia va avanti più velocemente dei progetti di assistenza».
Lobiettivo della Gigi Ghirotti è quello di rendere disponibili allinterno dellhospice di Albaro che dovrebbe essere ultimato entro lanno (per oltre metà finanziato dalla Gigi Ghirotti e per laltra parte della Fondazione Carige, per un totale di oltre 3 milioni di euro) un certo numero di posti anche per malati di Sla, che siano seguiti da neurologi specializzati. «Non mi hanno fatto più sapere nulla», conclude il medico, «spero però che il progetto, visto che sta per terminare, sia allattenzione della Regione».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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