Samantha Power, prima consigliera per la politica estera del senatore democratico Barack Obama, ha dovuto annunciare il suo ritiro. Aveva mal consigliato se stessa, dando addirittura del «mostro» a Hillary Clinton, la rivale di Obama per la nomination del partito alle presidenziali americane del prossimo novembre. Un episodio che rischia di danneggiare seriamente la campagna di Obama, che ha spesso insistito sugli atteggiamenti ipercritici e negativi della campagna della Clinton contro di lui, invitando a privilegiare sempre un dialogo civile.
Tutto è cominciato con una dichiarazione rilasciata dalla Power, che è una giornalista vincitrice del Premio Pulitzer oltre che docente presso la Kennedy School of Government di Harvard, al quotidiano britannico The Scotsman. «Siamo stati sconfitti (letteralmente, in verità, fottuti, nda) in Ohio - ha dichiarato la Power - perché lì la gente è ossessionata da Hillary Clinton e lei sa che lì può vincere. Ma la Clinton è un mostro, non si fermerebbe davanti a nulla». Parole molto pesanti, arrivate al culmine di polemiche tra Obama e la Clinton che sono ormai sconfinate nelle invettive personali. Ma al calor bianco anche sulla politica estera, con Hillary a insistere sullinesperienza di Obama. Sta di fatto che Samantha Power ha esagerato e ha dovuto fare unimbarazzata marcia indietro. Si è detta «profondamente dispiaciuta» dei commenti fatti e in una nota ha ammesso che «è sbagliato per chiunque tradurre la campagna personale in termini così negativi e personali».
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