Hiv, 830 casi in Lombardia Oggi flash mob in Regione

Maria Sorbi

Nel 2016 in Lombardia ci sono stati 830 nuovi casi di Hiv, di cui 422 a Milano. Complessivamente si contano 26mila sieropositivi accertati al virus dell'Aids conclamato. Una serie di numeri che, anche quest'anno, dimostra quanto siano importanti la prevenzione e le diagnosi precoci.

«Significa che le campagne di prevenzione vanno sostenute e forse bisogna fare qualcosa di più. La sensibilizzazione deve partire dalle famiglie e dalle scuole: l'80% dei casi di contagio è dovuto a rapporti non protetti, dunque il problema non è solo sanitario, ma anche culturale» fa notare il vice presidente del Consiglio regionale Fabrizio Cecchetti.

Oggi, in occasione della giornata mondiale contro l'Aids, partirà una serie di iniziative volte a non far calare l'attenzione sull'allarme sommerso. Innanzitutto il test per l'Aids sarà fai da te e in vendita nelle farmacie, per cercare di risolvere i dubbi di chi tentenna di fronte a un esame «ufficiale».

Inoltre all'ospedale San Raffaele si potranno effettuare test gratuiti sulla saliva per scoprire Hiv e virus dell'epatite C Hcv grazie all'Easy test presso il Punto prelievo Osr di via Spallanzani 15, dalle 12 alle 18, presso il Servizio Crh-Mts dell'Ats in via Jenner 44, dalle 8.30 alle 15. «La diagnosi precoce è fondamentale perché consente di iniziare quanto prima le cure e adottare comportamenti atti a evitare la trasmissione del virus - sottolinea Adriano Lazzarin, direttore dell'Unità di Malattie infettive del San Raffaele, gruppo ospedaliero San Donato - Oggi infatti, anche se non è ancora possibile guarire dall'infezione da Hiv, esiste la possibilità di controllare efficacemente il virus con numerose terapie farmacologiche che vanno prese tutti i giorni per molti anni».

Il Pirellone verrà illuminato e in Regione sarà organizzato un flash mob.

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