Ha ancora la casa a San Diego, anche se ormai ha ripreso a camminare nelle viuzze di Milano e a passeggiare di sera sui Navigli.
È tornato a Milano dopo ventanni di assenza. Più che in fuga il professor Luca Guidotti era dato per cervello trasferito per sempre in America. È rientrato. Qualche mese fa è arrivato alla guida del prestigioso Diabetics Center del San Raffaele di don Verzè.
Oggi il dottor Guidotti racconta: «Ventidue anni fa sono letteralmente scappato. Milanesissimo mi sono laureato in Medicina alla Statale e poi sono partito subito. Cera poco da fare: nel nostro campo di ricerca la serie A si giocava negli Stati Uniti. Ero giovane e ambizioso, volevo misurarmi con gli altri e vedere quanto ci sapevo fare nel mio lavoro. Mi hanno offerto un centro accademico di altissimo livello, quello di San Diego. È lunica volta che ho preso un biglietto di sola andata».
«Sono rimasto in America ventanni e fino a poco tempo fa mai avrei immaginato di ritornare - continua -. Come dire, le condizioni ad un certo punto sono cambiate. Mi hanno offerto di dirigere il Diabetics Center al San Raffaele. È un ospedale, ma anche un polo di ricerca che ha poco da invidiare a quelli statunitensi. Qualche mese fa abbiamo vinto il finanziamento più prestigioso di tutta Europa, qualcosa come diversi milioni di euro allanno che arriveranno a Milano per la ricerca».
Nostalgia per lAmerica? «Ho ancora casa a San Diego - racconta -, anche se ormai l80 per cento della mia professione e del mio tempo lo trascorro a Milano. Andare allestero è prassi obbligatoria per chi vuole fare ricerca a certi livelli. E poi ci vuole sacrificio.
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