«Ho dedicato tutta la vita al naso»

I polmoni, i bronchi, il diaframma, sono coinvolti direttamente nella respirazione. Anche il naso svolge un ruolo fondamentale. Una alterata anatomia del naso si riflette sulla qualità del respiro. Tre strutture devono essere nella normalità per garantire efficienza: il setto nasale, la valvola nasale, i turbinati inferiori. A queste tre va aggiunta una quarta che non sempre entra in gioco: i seni paranasali, cioè quella serie di cavità in contiguità e continuità con il naso.Prima di ogni intervento chirurgico è fondamentale una Tac dei seni paranasali per una corretta verifica delle strutture anatomiche.
È sufficiente un raffreddore per comprendere l'importanza di una buona respirazione finalizzata all'ossigenazione delle nostre cellule e all’ efficienza del nostro organismo. La corretta respirazione è al centro di un dibattito che si sta intensificando da alcuni anni. Si discute dell'importanza dei controlli sulla respirazione anche per prevenire molte malattie.
A Bergamo nei giorni scorsi si è tenuto il «Second open rhinoplasty course», un incontro al quale hanno partecipato specialisti provenienti da tutto il mondo. Si sono analizzate le più recenti acquisizioni scientifiche della rinoplastica, si è parlato di prevenzione, diagnosi, terapie.
Tra i docenti presenti il professor Paolo Gottarelli, un medico che «ha dedicato tutta la vita al naso». Ama dire: «Da cosa si mangia e da come si respira dipendono gran parte delle nostre malattie. Perfino le patologie tumorali sono spesso una conseguenza dell'alimentazione e del respiro». A livello europeo si stanno studiando le correlazioni tra alimentazioni e neoplasie. La respirazione corretta consente di rallentare l'aria che respiriamo, di filtrarla, riscaldarla, renderla umida in modo adeguato. Quando si respira con la sola bocca si sviluppano più frequenti patologie flogistiche delle vie aeree, gravi disturbi bronchiali, polmonari ed a volte anche cardiaci. Molte persone che respirano male diventano dipendenti dai vasocostrittori nasali che rappresentano l'unico modo per decongestionare i turbinati inferiori ipertrofici che nel tempo possono sviluppare alterazioni delle mucose del naso e perfino ipertensione sanguigna. Già nel 1991 Gottarelli invitava ad una chirurgia plastica ecologica, che rispettasse i tessuti, i materiali e la psiche del paziente. Gottarelli nasce a Bologna nel 1952. Dopo essersi laureato con lode in medicina si specializza in chirurgia plastica ricostruttiva a Padova e in odontostomatologia a Bologna. Negli Stati Uniti, a Dallas, ha appreso da John Tebbets nuove metodiche (Force vector tip rinoplasty) importate in Italia nel 1989. Nel '97 ha ideato una nuova tecnica indolore e senza tamponi endonasali di correzione dei turbinati inferiori bilaterale eseguendo 4070 interventi e 1761 rinoplastiche globali. Per molti anni ha insegnato all'università di Bologna e di Ferrara.
Con la sua metodica (modified inferior turbinoplasty, Mit) ha ottenuto l'eliminazione delle recidive nell'ipertrofia dei turbinati inferiori. Nei casi più complessi di deviazioni settali in nasi post-traumatici, con ipertrofia dei turbinati associata a sinusiti, Gottarelli (www.paologottarelli.it) cura queste strutture con un solo intervento chirurgico, riducendo così non solo i disagi per il paziente, ma aumentando le possibilità di guarigione e diminuendo le recidive. Tra i risultati di rilievo: l'abbattimento del dolore, la quasi totale eliminazione delle infezioni e delle emorragie, l'eliminazione dei tamponi endonasali che interessa molto i pazienti.
«Anche i bambini manifestano spesso una insufficienza respiratoria che non ha all'origine delle allergie come erroneamente molti credono», precisa Gottarelli che si stupisce e si arrabbia perché l'attuale società consumistica considera l'aspetto fisico elemento prioritario ed esclusivo a scapito dei valori che dovrebbero caratterizzare i veri obbiettivi dell'umanità. «Una compromessa funzionalità del naso - afferma - produce inoltre disturbi quali russamento, riniti vasomotorie, sinusiti, apnee notturne. Disturbi spesso trattati erroneamente con farmaci.

Queste patologie, dovute sovente a traumi o malformazioni possono richiedere un intervento ricostruttivo che è anche estetico. Serve un approccio alla chirurgia del naso che unisca funzionalità ed estetica, mantenendo prevedibilità, stabilità di risultato e soddisfazione nel tempo».

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