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«Ho parlato con il rapitore della Cantoni»

Fausto Biloslavo

da Kabul

«Volevo rapire un americano, ma alla fine abbiamo preso l'italiana» spiega, quasi dispiacendosi, Timor Shah, il fantomatico sequestratore di Clementina Cantoni. Alle 12,50 di ieri, ora afghana, il telefonino della volontaria italiana, rapita lunedì scorso, è tornato a squillare. Dall'altra parte una voce giovanile mi ha risposto in uno stentato inglese: «Sono Timor Shah, non parlo questa lingua, ma Clementina è nelle mie mani». Fra mattina e pomeriggio Il Giornale è riuscito a parlare quattro volte con il tagliagole afghano. Timor Shah ha garantito che l'ostaggio è ancora vivo, ma l'ultimatum è rimandato solo di un giorno, fino alle 19 di oggi(16,30 in Italia). Clementina ha una botta in testa, ma un medico l'avrebbe visitata. Poi il presunto sequestratore ci ha fatto ascoltare un messaggio audio registrato sostenendo che la voce è della Cantoni. Infine ha minacciato di uccidere l'ostaggio e di voler filmare l'esecuzione, recapitando il video alla stampa, se le sue richieste, ancora misteriose, non verranno accettate.
«Cercavamo un americano, ma siamo incappati nell'italiana», ha candidamente ammesso Timor Shah nella prima telefonata. Poi ha subito spiegato che non ha ucciso l'ostaggio, come annunciato l’altro ieri ad alcune agenzie di stampa, anzi, l'avrebbe fatta visitare da un medico. «Clementina non sta bene - ha sostenuto Timor Shah - e vomita a causa di una botta in testa, non vede perfettamente da un occhio ed è nervosa». Come si sospettava la ragazza potrebbe essere rimasta ferita quando i rapitori l'hanno tirata fuori a forza dalla macchina, dopo aver rotto il finestrino con il calcio del kalashnikov. La voce del tagliagole giunge tranquilla ed è molto giovanile. Parla in dari, una delle due lingue ufficiali afghane. «Il governo di Kabul è al corrente della nostra richiesta. Si tratta di un problema veramente semplice da risolvere. Anche l'ambasciata italiana è informata e stiamo trattando» inizia a spiegare l'uomo che si presenta, al telefono di Clementina, come Timor Shah.
Nonostante le ripetute domande sul reale contenuto delle trattative, si ostina a non rivelare un solo particolare sostenendo che le «autorità sanno bene di cosa parlo». Però lancia un messaggio all'Isaf, la missione internazionale che garantisce la sicurezza a Kabul e si sta espandendo in altre parti dell'Afghanistan. Rivolto in particolare al comandante del contingente italiano sostiene che «l'Isaf deve convincere gli americani a non far pressioni sul governo afghano e accettare la nostra richiesta». Sulla linea dura, che sarebbe voluta dagli americani, insiste e cita espressamente Calipari, il nostro 007 ucciso da «fuoco amico» mentre liberava la giornalista Giuliana Sgrena, catturata in Irak.
Preso da manie di grandezza, il tagliagole si lascia andare a nuove minacce: «Voglio rapire cittadini americani». Inoltre spiega che intende «fondare un nuovo gruppo islamico», dimostrando in parte la tesi dell'intelligence afghana, e cioè che la sua banda è formata da criminali comuni fra i quali si annidano fondamentalisti.
Nell'ultima telefonata, verso le 17 locali di ieri, Timor Shah ha spiegato «che ha appena finito di trattare con un gruppo di anziani e religiosi (inviati dal governo afghano, nda). Ho ribadito la nostra richiesta e deciso di rimandare la scadenza dell'ultimatum, domani (oggi per chi legge, nda) alle 19». Le agenzie di stampa internazionali, che venerdì avevano diffuso la notizia della possibile uccisione di Clementina non gli danno più credito. Per dimostrare che non è un millantatore cerca di farmi ascoltare al telefono la supposta registrazione audio di un messaggio di Clementina. All'inizio si sente solo «sono Clementina», probabilmente in inglese, ma poi, pur distinguendo una voce femminile di sottofondo, non si capisce una parola a causa di pesanti interferenze.
Conclude con un'altra terribile minaccia, che va presa con le pinze tenendo conto che il tagliagole utilizza come tattica la confusione e la disinformazione, per alzare la posta. «Ho esteso tre volte l'ultimatum: adesso basta, se il governo non accetterà la nostra richiesta ucciderò Clementina e mostrerò il cadavere con un video».

Gli 007, si dice a Kabul, non escludono un blitz per liberare la Cantoni.

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