Economia

Honda «Insight»: l'ecologia è servita!

Il marchio nipponico gioca la sua carta «pesante» al prossimo Salone di Ginevra nel comparto delle vetture a bassa emissione. Una lunga tradizione alle spalle

La Honda entra prepotentemente nel mercato delle auto ecologiche, con la sua nuova «Insight», dotata della tecnologia ibrida a due motori benzina-elettrico. Non è una novità, visto che il marchio nipponico è - insieme con Toyota - un antesignano di questa soluzione che si propone - di fatto - come l'unica, vera risposta, sotto il profilo della praticabilità commerciale e dei costi e, quindi, dei prezzi di vendita, nel comparto delle superecologiche. Tutto il resto (elettrico, idrogeno, etc.) è roba di là da venire, vuoi per i costi a tutt'oggi improponibili, vuoi per le oggettive difficoltà di rifornimento del combustibile. L'esperienza nell'«ibrido» da parte di Honda è quantomeno cospicua. Tradotta in pratica, ormai una decina d'anni or sono, con un intrigante cuopè a due posti secchi, che lasciava intendere quale strada la Honda avrebbe preso sul lungo ma imprescindibile cammino dell'auto «pulita». A listino, ormai dal 2006, c'era un (superato) modello della Civic a tre volumi, dotata tuttavia dell'innovativa tecnologia. In un certo senso, si trattava delle prove generali. Estetica a parte, quando la provammo a Monza nel giugno 2006, l'impressione fu decisamente positiva. Non tanto sotto il profilo della potenza assoluta (quella può variare «a piacere»), ma certamente per l'handling e per i valori di coppia espressa. La maneggevolezza e la guidabilità del mezzo, infatti, era davvero da prima fila. E la coppia fu una sorpresa soltanto di primo acchito. Una delle caratteristiche peculiari del motore elettrico, infatti, è proprio quella di garantire tutta la coppia fin da subito (pensiamo ai treni e alla metropolitana...); il che, tradotto in strada, fa la differenza, a partire dallo spunto in accelerazione. All'epoca, la Civic costicchiava un po' troppo. Con la nuova «Insight», invece, il discorso prezzo è stato «addomesticato», in modo da rendere il modello certamente appetibile. Si parla in fatto di un listino a partire da 21.000 euro o poco più, cifra dalla quale si potranno/dovranno detrarre gli incentivi. La vettura, manco a dirlo, è imbottita di tutte le diavolerie elettroniche correnti e anche di più, molte delle quali collegate alla gestione della meccanica. Due i rilievi assolutamente obbligati: consumi bassissimi (4,4 litri/100km nel ciclo combinato), ed emissioni di CO2 altrettanto basse: 101g/km. Due dati sulla motorizzazione e caratteristiche tecniche: motore a benzina, quattro cilindri in linea da 1.399 cc, 88 cv a 5.800 giri/min, per121 Nm di coppia; elettrico: 14 cv per 78 Nm di coppia. Trazione anteriore; cambio con trasmissione automatica Cvt. Dimensioni: lunghezza 439 cm; larghezza 168 cm; altezza 142 cm: Peso: 1.205 kg. Serbatoio: 40 litri. Prestazioni: velocità massima 182 km/ora; accelerazione: da o a 100 12,4 secondi. La vedremo far bella mostra di se all'imminente Salone di Ginevra e dai concessionari nazionali a partire da aprile.

2009, s'intende.

Commenti