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Howell rifiutato da Hugh Grant

8,5 a Ernie Els. Ritrovato. Negli ultimi mesi assai sfortunati, Big Easy ha vissuto una vera «vita da prodiano»: sempre lì, lì nel mezzo, alla fine, nell'economia dei tornei, non contava mai nulla. Finalmente, col settimo successo a Wentworth, è tornato…. al settimo cielo!
7,5 a Nick Bradley. Motivatore. C'è questo giovane coach dietro i progressi stellari ottenuti da Justin Rose nell'ultimo anno. Bradley sostiene di aver incoraggiato l'inglesino a un approccio «olistico» nei confronti della professione di Tour player. Che vuol dire? Semplicemente che Justin trangugia pane e golf dalla mattina alla sera.
7 a Michael Forbes. Cocciuto. Il 55enne pescatore scozzese ha acceso un semaforo rosso a Donald Trump: non vendendogli la sua terra nella contea di Aberdeen, blocca il faraonico progetto del tycoon di costruire 36 buche con annesso hotel a cinque stelle. La morale è che anche i pesci grossi prima o poi finiscono nella rete di un pescatore…
5 a David Howell. Naufragato. Oltre a essere reduce da una stagione da dimenticare, l'inglese è stato persino rifiutato dall'attore Hugh Grant come compagno di pro-am al Dunhill Championship. Se continua così, tra qualche mese ce lo ritroviamo in nomination alla prossima edizione de L' Isola dei Famosi.
4 all'Assemblea regionale della Sicilia. Lost in translation. Il parlamentino dell'isola si è incartato su un disegno di legge bipartisan che avrebbe dovuto favorire lo sviluppo del golf in Sicilia.

Tre parole in inglese del documento (green, tee e bunker) hanno mandato completamente in tilt l'assemblea, che ne ha richiesto la traduzione. Vien da pensare che in Italia siam tutti bravi a capire solo quando si parla di corner, off side, dribbling e penalty…

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