Nella tappa degli scrittori vince un norvegese che non crede più alle favole. Nella Villers-Cotterets (città natale di Alexandre Dumas, padre, autore dei Tre Moschettieri e del Conte di Montecristo) Joigni (terra natale di Marcel Aymé, uno dei più grandi scrittori di Francia), vince il norvegese Thor Hushovd. Il ventinovenne velocista della Credit Agricole, fulmina allo sprint il sudafricano Robert Hunter, lo spagnolo Oscar Freire, il tedesco Erik Zabel e il nostro Danilo Napolitano. Grazie alla vittoria Hushovd è balzato al 2° posto in classifica generale, a 29 dallo svizzero della Csc Fabian Cancellara, sempre maglia gialla. Ecco il film della corsa. Fuga iniziale dalla lunga distanza, nata al km 30, grazie allattacco del francese Matthieu Sprick, al quale si accodano il connazionale Sylvain Chavanel, gli spagnoli Juan Antonio Flecha e Gorka Verdugo e il tedesco Christian Knees. Il gruppo li tiene entro i 4 e li va a prendere a 5 km dallarrivo.
Oggi si va da Chablis ad Autun, per la prima tappa non dedicata ai velocisti: i 182,5 km sono molto ondulati, con un gpm di 3ª categoria a 8,5 km dallarrivo, la Côte de la Croix de la Liberation, che potrebbe essere la rampa di lancio ideale per attacchi decisivi. Oggi il Tour ricorda Tommy Simpson: 13 luglio 1967, quarantanni fa oggi, moriva sul Mont Ventoux, nella frazione del Tour che portava a Carpentrans, linglese, stroncato dalla calura e dalle amfetamine.
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