Marta Ottaviani
Arresto eccellente a Bangkok. Le autorità thailandesi hanno fermato mercoledì scorso Atamnia Yachine, 33 anni, terrorista algerino, sospettato dalla polizia britannica di avere stretti legami con gli autori degli attentati del 7 luglio a Londra. Al momento del suo arresto Yachine è stato trovato in possesso di ben 180 passaporti falsi, francesi e spagnoli, che stava cercando di far arrivare in Gran Bretagna.
La notizia è stata diffusa solo ieri e rappresenta un successo ma anche una dura conferma per la Thailandia, da sempre accusata di essere un importante centro per la fabbricazione e e lo smercio di documenti contraffatti.
E, sempre ieri, Scotland Yard e il Foreign Office hanno chiesto la sua estradizione. «Stiamo cooperando con le autorità thailandesi - ha dichiarato un portavoce della polizia inglese -. Speriamo di ottennere da parte loro collaborazione e lestradizione del terrorista. Contro di lui, il 24 agosto scorso, abbiamo ricevuto dal tribunale londinese di Bow Street un mandato di arresto per sospetto complotto di fabbricazione di passaporti falsi e riciclaggio di denaro».
Per il momento le dichiarazioni ufficiali rimangono molto caute. Ma, secondo il quotidiano thailandese The Nation, il sospetto è che Atamnia Yachine avrebbe fornito documenti falsificati agli autori degli attentati del 7 luglio, in cui morirono 56 persone. «La polizia britannica vuole indagare su questuomo per vedere se ha qualcosa a che fare con le bombe di Londra» ha dichiarato Suwat Tumrongsiskul, generale della polizia thailandese, aggiungendo che Scotland Yard ha un mese di tempo per accertare il reale coinvolgimento di Yachine. Superato questo termine, il terrorista sarà processato solo per la detenzione di documenti falsi ed espulso dalla Thailandia. «Se si verificherà che egli ha commesso altri misfatti in altri Paesi - ha concluso Tumrongsiskul - le ambasciate potranno chiedere il suo mantenimento in detenzione e infine la sua estradizione».
Sempre secondo il quotidiano The Nation gli inquirenti sono giunti a Yachine grazie allarresto, il 3 agosto scorso, di Mahieddin Daikh, un britannico di orgine algerina, che stava cercando di lasciare il Paese con oltre 452 passaporti falsi di diversi Paesi europei.