Negli ultimi mesi del 2010 il Mondial di Parigi, il Motor Show di Bologna e il Los Angeles Auto Show hanno inviato positivi segnali sul futuro dellauto, sopravvivendo, con successo di pubblico e espositori, alla grande crisi che ha travolto o ridimensionato molte rassegne. Dalla prossima settimana tocca al North American International Auto Show di Detroit, largamente disertato nel 2009, dimostrare se la tendenza proseguirà anche nel 2011, potendo questa volta contare su una nutrita schiera di novità e su un mercato interno che resta al terzo posto a livello mondiale, alle spalle di Cina e Europa, ma che è cresciuto dell11,1% in tutto il 2010, che corrisponde a un numero totale di immatricolazioni pari a 11 milioni 588mila veicoli.
Dimenticati i fasti dei primi anni del secolo con vendite che sfioravano i 17 milioni di unità, gli americani hanno ricominciato a comprare auto nuove e, nonostante la benzina vicina ai 3 dollari al gallone (3,8 litri) e gli inviti della Casa Bianca ad acquistare vetture più parsimoniose, non hanno per ora mutato i loro costumi come dimostra un mercato spaccato esattamente a metà tra auto e light trucks (pick-up, Suv, monovolume e crossover) con i secondi che crescono di tre volte rispetto alle prime (17,5% contro 5,4).
Leader è sempre il pick-up Serie F di Ford, un primato che non impedisce tuttavia alla casa di Dearborn (+19,4% le vendite di Ford Motor Company nel 2010 rispetto al 2009) di presentarsi al Salone con modelli che confermano la filosofia globale «One Ford» di Alan Mulally, il numero uno dellOvale Blu che dopo aver risanato i conti di Ford senza ricorrere a finanziamenti governativi (ma facendo cassa con la cessione di preziosi asset come Volvo, Jaguar e Land Rover) sta ora costruendo per la marca un futuro di modelli globali, validi per tutti i mercati. Prima fra tutte la nuova Focus, con carrozzeria a 4 e 5 porte, la «world car» alla quale anche Oltreoceano andrà ad affiancarsi nel corso dellanno la nuovissima C-Max, ovviamente soltanto nella versione a sette posti viste le abitudini degli americani. Dallesperienza europea arriveranno poi sistemi come lo start-stop e lecoboost per ridurre i consumi sia dei piccoli 4 cilindri sia dei generosi V6 e V8 come quello, in bella mostra sullo stand Ford, che equipaggerà il rinnovato pick-up F150.
Guidata da Laura Josephine Soave, giovane manager di origini italiane con una lunga carriera nel marketing automobilistico, debutta a Motown Fiat North America con la Cinquecento (in Usa preferiscono la parola al numero sperando che gli americani imparino a pronunciarla), la prima Fiat dopo 27 anni di assenza del marchio torinese che viene distribuita attraverso una rete di 135 dealer con 160 show-room strategicamente posizionati nel continente nordamericano. La city-car prodotta a Toluca, in Messico, troneggerà al centro dello stand del Chrysler Group di Sergio Marchionne, affiancata dalle supercar di Ferrari e Maserati che si presteranno a cedere il passo questa volta alle tante novità del gruppo di Auburn Hills che ha chiuso il 2010 tornando oltre il milione di veicoli venduti in Usa (+17% sul 2009).
Grande attenzione per la rinnovata 300, berlina di taglia «large» a ruote motrici posteriori equipaggiata di motori sempre colossali, come lHemi V8 di 5.7 litri, ma ora dotati di raffinate tecnologie per la riduzione dei consumi, e per la «midsize» 200, laltra berlina con la stella dalla quale deriveranno le future Lancia. Al Grand Cherokee, che viaggia a un ritmo di oltre 11mila unità vendute al mese (+211& a dicembre), Jeep affianca il nuovo Compass, fuoristrada puro, rivisto stilisticamente e sotto la pelle per accentuarne le doti off-road.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.