Cultura e Spettacoli

I cinema rimborsano il biglietto se il film non piace

Due catene di sale che programmano «Cinderella man» restituiscono il denaro a chi esce prima

Silvia Kramar

da New York

Da qualche giorno comprare un biglietto del cinema per vedere Cinderella Man è diventato un buon investimento. Non perché la pellicola, che ha come protagonisti Russell Crowe e Renée Zellwegger, stia guadagnando milioni, anzi: è forse una delle più grandi delusioni cinematografiche dell'anno. Ma perché due grandi catene di sale cinematografiche, la Amc entertainment e la Cinemark inc, di fronte alle sale mezzo vuote hanno trovato un incentivo per l'assenteismo del pubblico: offrire l'intero rimborso del biglietto a chiunque, scontento, dopo un po' decida di alzarsi e di tornarsene a casa. Basta ripresentarsi al botteghino, annunciare che il film non è piaciuto e si viene rimborsati.
L'idea era venuta al presidente della Amc entertainment, Richard Walsh, al quale il film era piaciuto e che era stanco di vedere le sale vuote. Cinderella man soffre di quello che gli americani chiamano il «word of mouth»: le chiacchiere della gente che ha sparso la voce che il film non sia di moda. Che la storia di un pugile uscita dalla depressione chiamato James Braddock, che dopo aver fatto la fame riesce a riconquistare il titolo mondiale dei pesi massimi, non piaccia e che sia tempo perso. Così da qualche giorno in cinquantacinque città americane i botteghini offrono il rimborso del biglietto. La Universal Pictures ha dovuto accettare questa dolorosa alternativa al disastro finanziario di un film che finora ha guadagnato solo 34,6 milioni di dollari, unendosi al dramma di tutti i film di un'estate in cui Hollywood assiste, impotente, a una crisi di 18 settimane consecutive di perdite. L'ultima volta che una catena di sale era ricorsa a questo incentivo era stato per Mystic pizza: la peggior pellicola della lista di successi di Julia Roberts, che però dopo due settimane era sparita dalla circolazione.


Nello scrivere la notizia stavolta giornalisti e critici hanno sorriso: «Chi avrà mai avuto il coraggio di dirlo a Crowe?» si legge. Visto che per una semplice telefonata mancata ha attaccato il portiere di notte di un albergo newyorchese, cosa farà adesso che lo si svende gratis?

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