Un pubblico attento (in sala cera una cinquantina di persone) ha partecipato ieri al Teatro della Gioventù di Genova alla presentazione ufficiale dei Circoli dell'Opinione liguri. Era palpabile l'entusiasmo nei fautori di questa nuova iniziativa di democrazia partecipativa, a partire dal delegato per la Liguria Claudio Senzioni e dal senatore Massimo Baldini, fondatore dei Circoli a livello nazionale. «Vogliamo mettere in campo uno strumento nuovo - ha dichiarato il senatore - Oggi pare avere più presa l'antipolitica della politica. Invece la gente ama essere coinvolta, a partire dai problemi di carattere locale per allargarsi poi alle problematiche nazionali. Andiamo a collidere con i Circoli della Brambilla o con quelli di DellUtri? O quelli di Brunetta, Sacconi o della Craxi? No, vogliamo essere complementari e paralleli, ed essere affluenti di un grande fiume che sfocia nell'area del centrodestra. Nessun condizionamento politico, ma massima partecipazione e massima liberà di idee: ognuno potrà portare, come suggerisce il nome stesso, la propria opinione». L'Opinione è anche il nome del quotidiano cui i Circoli hanno scelto di appoggiarsi, di modo da offrire loro uno strumento operativo concreto, un ponte tra territorio e Istituzioni. Un esempio? La legge elettorale, cui Baldini lancia una pesante frecciata: «Essa sancisce l'impossibilità da parte dei cittadini di scegliere i candidati: le liste sono bloccate dai partiti. Nelle mani dei cittadini rimane ben poco!». E rilancia il sistema proporzionale con scelta dei candidati, anche se «è probabile che non sarà questa la direzione che l'attuale classe politica adotterà. E allora perché non discutere di questo grande problema, di selezione dei gruppi dirigenti, in sistemi democratici come i Circoli dell'Opinione?».
In merito al quotidiano l'Opinione, è intervenuto il direttore Arturo Diaconale promettendo che, da novembre, l'Opinione sarà presente in edicola anche a Genova, con un inserto settimanale ligure: «A volte gli strumenti piccoli riescono a portare avanti le idee più sentite dalla gente meglio dei grandi quotidiani».
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