Otto tele dalla forma davvero inconsueta, sagomate come i segni tanto riconoscibili dellartista siciliana. La mostra alla Fondazione Volume appena inaugurata presenta un insieme di opere create dalla Accardi appositamente per loccasione, in un progetto quasi site-specific che si pone in stretto rapporto con lambiente e ne utilizza lo spazio integrandolo nella visione dell'osservatore ai propri lavori. Segni e forme racconta come la ricerca di Carla Accardi proceda su un binario riconoscibile eppure fresco, in unesplorazione capace di rinnovare i propri strumenti mettendo a frutto i raggiungimenti di un linguaggio ampiamente storicizzato. È astrattista dal 47, dal momento della formazione di quel gruppo romano di straordinaria importanza in un ambiente dominato dal dibattito tra figurazione e astrazione, Forma 1, del quale fece parte. Accardi sceglie negli anni 50 una pittura segnica molto diversa dalle geometrie del decennio precedente, e che costituisce la sua più originale linea di ricerca, che da quel momento, sia pur con varia tessitura e accelerazione nelle aggregazioni e dilatazioni, resta anche la più costante. Negli anni 60 è arricchita di colore acceso e virata verso intimi alfabeti che accolgono influenze della scrittura orientale e si ritrova affine alle ricerche optical.
Dall81 Accardi riscopre la tela e i segni biomorfici che oggi arrivano a interessare non solo la forma del supporto ma l'ambiente intero ospitante, il quale si trova animato da linee d'energia liberamente vive sulle pareti della galleria. Fino al 29 febbraio. Via San Francesco di Sales 86-88. Info 066892431.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.