(...) del nodo genovese tanto che il centrosinistra lo aveva indicato come obiettivo in campagna elettorale. Probabilmente, allepoca, anche Rifondazione Comunista, Verdi e Pdci avevano assorbito il colpo accettando che lalleanza a cui hanno aderito portasse avanti quel progetto. In realtà, martedì scorso si è visto che sul tema il presidente una maggioranza non ce lha. Anzi, ce lha ma se ottiene lappoggio di Pdl e Lega Nord perché dai banchi dei gruppi di sinistra (che dovrebbero sostenerlo) è arrivato un secco «no» ad ogni possibilità di assenso al progetto.
«Noi quel punto del programma non lo abbiamo mai condiviso e lo abbiamo detto da subito - si giustifica Vincenzo Nesci, capogruppo Prc -. Il nostro parere è sempre stato negativo su Gronda e Terzo valico». Eppure il programma del centrosinistra parla chiaro, la Gronda cè ed è tra le priorità perché la Liguria «abbia una funzione importante per tutto il Nord Ovest» come si legge nel capitolo dedicato alle infrastrutture.
Una maggioranza variabile quella che sostiene lex ministro dei Trasporti, talmente variabile che non si capisce nemmeno se per il prossimo anno Rifondazione appoggerà il Pd nella corsa a De Ferrari e se, dovendo redigere un nuovo programma, i partiti di sinistra estrema chiederanno a Burlando di rinunciare a sviluppare temi come questo: «Non si tratta di porre delle pregiudiziali - prosegue Nesci -. Qui ci sono dei temi sui quali unalleanza va discussa. Anzi, una pregiudiziale la vorrei porre: se il governatore prosegue con questi ammiccamenti allUdc, noi non ci sediamo neanche intorno al tavolo». Il fatto è che le differenze sembrano evidenziarsi anche in altri ambiti, «abbiamo preso le distanze su edilizia sanitaria come Galliera e San Martino e su alcuni aspetti di politica sociale: non ci facciamo condizionare», conclude Nesci. Sui condizionamenti resta qualche dubbio visto che, in questo caso, Burlando può andare avanti con lappoggio della minoranza.
«In realtà è la classica presa in giro - parla Gabriele Saldo, consigliere regionale Pdl -. Si sono presentati con un programma che alcune forze che sono andate al governo e sono in giunta non condividono». Gli fa eco il collega di gruppo Matteo Rosso che si augura un centrosinistra senza estremisti: «Il dibattito sulla Gronda ha dimostrato che con una certa sinistra si può anche dialogare. Mi auguro che certi estremismi spariscano perché le loro posizioni stanno bloccando lo sviluppo». Cè, poi, chi ha osservato attentamente il comportamento del presidente della Regione durante la discussione sul progetto del raddoppio autostradale .
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