I consiglieri regionali più ricchi d'Italia? Si trovano in Sardegna e guadagnano un'indennità mensile di 11.417 euro. A svelarlo è il giornale in lingua tedesca di Bolzano Tageszeitung, che ha stilato una tabella che annovera stipendi base e diarie.
In seconda posizione ci sono i consiglieri regionali calabresi (con 11mila e 316 euro), seguono i campani (11mila e 126 euro) e i siciliani (con 10mila e 946 euro). In coda alla classifica ci sono le Marche, l’Umbria e la Toscana, fanalino di coda con 5mila e 288 euro al mese.
Lo stesso quotidianao altoatesino ha tenuto a precisare che il governatore altoatesino Luis Durnwalder, il cui stipendio nella scorsa settimana è finito sulla stampa nazionale, guadagna meno di otto suoi omologhi italiani.
"Mi accusano - aveva detto Durnwalder pochi giorni fa - di guadagnare più della cancelliera tedesca Merkel o del presidente Usa Obama, ma il mio stipendio è nella media degli stipendi degli altri governatori italiani". Con 11.800 euro netti al mese Durnwalder è infatti in nona posizione, poco prima del governatore lombardo Roberto Formigoni con 11.739 euro.
Secondo il giornale, guadagnano di più Ugo Capellacci (Sardegna) 14.664 euro, Nichi Vendola (Puglia) 14.595, Raffaele Lombardo (Sicilia) 14.329, Giuseppe Scopelliti (Calabria) 13.353, Luca Zaia (Veneto) 12.615, Renata Polverini (Lazio) 12.548, Stefano Caldoro (Campania) 12.388 e Angelo Michelo Ioro (Molise) 12.038 euro netti al mese.
La tabella però ha suscitato la reazione del governatore della Sardegna che, tramite il suo portavoce Alessandro Serra, ha fatto sapere: "In seguito a quanto riportato da un quotidiano altoatesino Tageszeitung, si precisa che il presidente Cappellacci ha già da tempo rinunciato all’indennità di presidente della Giunta per dare un segnale personale, concreto e diretto sul tema dei costi della politica". Ha precisato in una nota .
"Non può pertanto essere indicato al secondo posto della classifica dei compensi percepiti dai governatori. Il presidente Cappelalcci, oltre ad avere dato via a un piano di riduzione delle auto di servizio, ha personalmente rinunciato all’uso della auto blu".
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