Linflazione torna ai livelli del novembre 2008, allineandosi nel mese di giugno alla media delleuro zona. Laumento dei prezzi al consumo su base annua è pari al 2,7%, in seguito a una crescita mensile dello 0,1%. Non è certo una buona notizia: oltre alla perdita di potere dacquisto, le famiglie con mutuo dovranno mettere anche in conto le ulteriori strette ai tassi dinteresse che la Bce deciderà nei prossimi mesi con lobiettivo di contenere il surriscaldamento dellinflazione. Il presidente dellEurotower, Jean-Claude Trichet, ha ribadito ieri che i prezzi sono destinati a restare «in futuro ben al di sopra» della soglia di tolleranza del 2%, con oscillazioni «tra il 2,5% e il 2,7% questanno e il 2,1% e il 2,3% il prossimo anno».
Il carovita insomma continuerà a pesare sulle tasche dei consumatori, nonostante il calo registrato questo mese dai carburanti, con la benzina scesa dell1,1% tendenziale e il gasolio del 2%. Ma i rincari su base annua si fanno ancora sentire: la verde costa quasi il 12% in più di un anno fa, mentre il diesel è aumentato del 14%. Il recente aumento delle accise disposto dal governo determinerà inoltre un appesantimento dei costi di rifornimento, stimato dal Codacons in 60 euro in più che gli automobilisti saranno costretti a sborsare da qui alla fine dellanno. La decelerazione dei listini carburanti non ha inoltre avuto alcun effetto benefico sui costi dei trasporti. Anzi. LIstat parla di «aumenti consistenti» su base mensile per il trasporto aereo passeggeri (+6,9%), che segna un +13,8% nel confronto annuo; incremento ancora «più marcato» per i prezzi del trasporto marittimo (+10,8% rispetto a maggio e +52,8% se confrontato a un anno fa), accompagnato dalle recenti polemiche sul caro-traghetti, con particolare riferimento alla stangata sui biglietti per la Sardegna. Bisogna inoltre considerare che gli aumenti dei prezzi energetici continuano a pesare sui generi alimentari (+3% annuo), per lo più trasportati su gomma.
Il rischio è quello di unulteriore contrazione della domanda pari all1,5%, secondo le associazioni dei consumatori. E neppure lormai imminente stagione dei saldi estivi farà tornare agli italiani la voglia di spendere: si stima una riduzione del 4-6% rispetto al crollo del 2010.
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