Nautica

I diportisti americani tutti pazzi per Wider 42’

"EFFETTI SPECIALI" A FORT LAUDERDALE Tilli Antonelli in Florida ha presentato anche il progetto del megayacht «150’», il rivoluzionario 45 metri

I diportisti americani tutti pazzi per Wider 42’

«Ci aspettiamo sorprese dagli Stati Uniti e dalla Florida in particolare». Tilli Antonelli, reduce dal salone di Fort Lauderdale, non aggiunge altro. Per scaramanzia. Ma si lascia scappare: «Wider 42’ ha riscosso un successo insperato. Soprattutto in Florida conoscono già la barca. Il mercato di quella vasta area continua a darci soddisfazioni. Ma ho notato molto interesse anche per il nostro progetto Wider 150’, il 45 metri progettato da Fulvio De Simoni». Si tratta di un maxiyacht già presentato a margine del Monaco Yacht Show di Montecarlo. «Un progetto - dice il presidente-fondatore del cantiere - in linea con la filosofia Wider: barca in composito, leggera, performante, a propulsione diesel-elettrica, a bassissimo dispendio di energia». Insomma un’altra sfida che probabilmente entrerà nel vivo a gennaio con gli stampi veri e propri. Un’occasione importante per collaudare la fresca partnership con Camper & Nicholson International, società leader nel settore della nautica di lusso per vendita e noleggio e che adesso ha l’esclusiva mondiale per la vendita della barche a marchio Wider. In attesa dello sviluppo del maxiyacht, Tilli Antonelli mette a punto la seconda spedizione in Florida per il «Miami International Boat Show»(16-20 febbraio): «Appuntamento imperdibile - aggiunge Tilli Antonelli - L’esperienza ci insegna che a Fort Lauderdale si semina e a Miami si raccoglie... Per questo dico che laggiù potrebbero esserci sorprese. Comunque siamo perfettamente consapevoli che il mercato della nautica continua a vivere momenti difficili». Per l’amministratore, Paolo Favilla, «Wider si muove bene in un mercato fermo, o quasi. Per vincere le molteplici sfide è necessario continuare a fare innovazione. Il sito Wider in pochi mesi ha raggiunto 19mila visitatori, 4mila dei quali americani. Un risultato eccellente considerato che non c’è stata una massiccia campagna pubblicitaria. Bilanci? È presto. Tuttavia i numeri attuali parlano di cauto ottimismo. Ricordo poi che nel 2011 abbiamo organizzato 70 giornate di eventi con oltre 150 prove in mare».

Presidente e amministratore non danno i numeri, ma sei barche vendute e nove contratti in corso di perfezionamento non sono poi ipotesi azzardate.

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