da Milano
Le pastiglie del Leone? Sono del 1857. E i Gianduiotti Caffarel? Del 1865. I biscotti Lazzaroni sono arrivati poco dopo: nel 1888. Sono alcune delle curiosità emerse ieri alla premiazione di 14 aziende dolciarie fatta dal presidente di Confindustria, Luca di Montezemolo, con cui lindustria di settore ha festeggiato i 40 anni dellAidi, lAssociazione delle industrie dolciarie. Un comparto che ogni anno fattura dieci miliardi di euro e che conta oltre 200 aziende con un totale di 28mila addetti. Nel 2005 ha prodotto un milione e 731mila tonnellate di dolci con un incremento sul 2004 dell1,4% e un saldo positivo per la bilancia dei pagamenti di 757 milioni di euro. E questo nonostante gli italiani non siano gran consumatori di dolci: solo 25 chili e mezzo allanno, contro i 58,5 dei sudditi di sua maestà britannica, i 41,4 dei danesi e i 39,2 dei finlandesi. Comunque ci difendiamo bene: nello scorso anno in Italia sono state prodotte 350mila tonnellate di cioccolato, 245mila di gelato, 485mila di biscotti, 114mila di confetteria, 215mila di merendine e finalmente 141mila tonnellate di colombe, panettoni e pandori. Daltro canto, anche la tradizione ha il suo peso: abbiamo citato prima i vari Caffarel e Leone. Ma può essere interessante ricordare altri nomi: i Baci Perugina e le Caramelle al miele Ambrosoli nascono negli Anni 20, i panettoni Motta e Alemagna risalgono invece agli Anni 30, come le caramelle Golia.
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