Dopo i finti sgomberi del Comune a Voltri è nata la baraccopoli rom

(...) primaverile su una panchina di piazza Gaggero, davanti al Municipio, di fronte ai vigili urbani. C’è malumore nel ponente. Tanto. C’è paura e c’è anche rabbia per come l’incuria dell’amministrazione sta riducendo quello che fino a pochi anni fa sarà pur sempre stato un paese, sì, ma un paese dove tutti si conoscevano e stavano sereni. Adesso ci sono gli scippi, i furti in appartamento, qualche truffa ai danni di anziani, le rapine ai negozi. Ma soprattutto ci sono loro, i rom che si sono appropriati di due edifici abbandonati sotto il ponte dell’autostrada e nonostante sgomberi di facciata sono sempre lì, più stanziali di prima. Basta vedere le fotografie che pubblichiamo sopra. La prima mostra le due palazzine nel luglio del 2006, all’inizio dell’occupazione. Quindi c’è stato un incendio e un primo sgombero annunciato in tempo affinché gli zingari potessero - momentaneamente - allontanarsi. Poi è scoppiato un altro incendio a causa di fuochi che gli zingari accendono per scaldarsi d’inverno e cucinare. Solo per miracolo non ci sono stati feriti gravi, anche se un assessore comunale è corso subito a sincerarsi che gli zingari non si fossero feriti. Poi non s’è visto più nessuno. A parte i rom, s’intende, sempre più numerosi, che bivaccano utilizzando il torrente Leira come gabinetto e che, basta vedere la seconda fotografia, si sono attrezzati nelle ultime settimane erigendo baracche in vista dell’estate che sta per arrivare. Di qui passano i carabinieri in auto e li guardano, passano i vigili urbani in auto e li guardano. Qui abitano i voltresi e li guardano dalle finestre mentre frugano nell’immondizia, scorrazzano avanti e indietro facendo al spola con il supermercato della Pam dove inseguono i clienti per farsi consegnare l’euro del carrello e qualcosa di più. Uomini giovani, donne e bambini. Ci sono famiglie al gran completo. Sempre di più.
E gli appelli della popolazione cadono nel vuoto. L’unico che sta facendo del problema di Voltri un punto di battaglia forte è Gianni Plinio di Alleanza nazionale, che ieri mattina ha raccolto i malumori dei cittadini che hanno fatto a gara per spiegargli il loro malessere a sentirsi così abbandonati.
«Mi scrivono i cittadini denunciando questa situazione che mi sembra vergognosa», dice Plinio a cui diversi lettori de il Giornale, a Voltri, hanno stretto la mano e chiesto aiuto. Plinio, dopo il sopralluogo, ha scritto al sindaco Vincenzi «Mi viene segnalato da cittadini voltresi un consistente insediamento abusivo di immigrati e di rom all'interno di ruderi ubicati sulla sponda del torrente Leira. Esso è palesemente in contrasto con le vigenti normative in materia igienico-sanitaria e di pubblica sicurezza... Grande è la preoccupazione dei voltresi anche per una presenza sistematica di rom e di stranieri che si distinguono nell'accattonaggio molesto e talora anche in atteggiamenti aggressivi nelle vie della delegazione. Sono, pertanto, ad invitarLa a far urgentemente disporre - di concerto con le Autorità di P.S.

, lo sgombero dell'insediamento in questione facendo allontanare dal territorio nazionale i pregiudicati e curando anche l'applicazione del decreto legislativo 30/2007 che consente l'espulsione dal nostro Paese anche di cittadini dell'Unione Europea, come i rom, non in grado di dimostrare la capacità di provvedere al sostentamento lecito proprio e delle loro famiglie. Intanto oggi dalle 15.30 all’una di notte la Lega ha organizzato ronde anti-rom proprio a Voltri.

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