Murata viva. Come nel peggiore degli incubi. È questa la fine che ha fatto una colonia di gatti a Rho. Niente a che vedere con riti satanici o atti vandalici. Semplicemente i felini davano noia ai condomini. La «strage» è avvenuta in uno stabile signorile di via Giulini a Rho, è stata denunciata dall'associazione di animalisti Aidaa ed ora è in mano ai giudici del Tribunale degli animali. I randagi erano soliti rifugiarsi nelle intercapedini in cui scorrono le tubature dell'acqua, forse per riscaldarsi, ma ai residenti dello stabile la convivenza forzata proprio non andava giù. E così durante un'assemblea di condominio si è deciso per le maniere forti ed è stata votata la chiusura degli sportelli delle intercapedini. Su indicazione dell'amministratore del condominio, sono stati cementati tutti gli ingressi del piccolo tunnel. Una micia è stata trovata dopo 24 ore, fuggita via spaventatissima aprendo un tombino di cemento. Un altro gatto, rimasto chiuso per quattro giorni, è riuscito a far notare la sua presenza facendo spuntare la zampina nera da una breccia rimasta aperta nel muro: disidratato, affamato, terrorizzato ma vivo. Per parecchi altri gatti sono c'è stato nulla da fare: sepolti vivi. Quando gli animalisti dell'associazione Aidaa sono intervenuti sul posto, hanno trovato scene raccapriccianti e crudeli. Tanti randagi sono infatti stati uccisi. Qualcuno ha aggiunto del veleno per topi alle ciotole che le gattare del quartiere preparavano ogni giorno.
Dopo la «strage», alcune famiglie del condominio hanno deciso di segnalare la presenza della colonia felina alle autorità in modo che i gatti sopravvissuti si possano salvare e possano essere sterilizzati. Una maniera decisamente più civile di affrontare il problema. I gatti reduci sono stati censiti dall'Asl e i veterinari hanno già cominciato le sterilizzazioni. Tuttavia catturare i mici non è stato semplice: innanzitutto per la diffidenza degli animali e poi perché ogni giorno va in scena un teatrino singolare. Le gabbie-trappola (antiestetiche in un palazzo signorile) vengono rimosse regolarmente dai condomini che, forse, le credono cucce piazzate da qualche gattara. Tanto che l'Asl ha esposto un cartello per chiedere più collaborazione «ai signori condomini per non intralciare le operazioni di cattura finalizzate alla sterilizzazione». La guerra tra gattare e condomini va avanti da mesi: le amanti dei gatti che si premurano si lasciare ciotole d'acqua e crocchette vicino ai portici e nel cortile. E i condomini che, ormai organizzati in vere e proprie ronde, le gettano via. O le avvelenano. Dagli animalisti arriva un appello a istituzioni e veterinari: risolvere, in maniera umana, il problema prima che arrivi la primavera.
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