Non ce la faceva più a sostenere le urla dei suoi genitori che da mesi continuavano a litigare tra le mura domestiche arrivando anche a lanciarsi oggetti recuperati dai cassetti o nei comodini.
Così, quando la lite è ricominciata, una bambina di sei anni, per sfuggire alle dure parole che mamma e papà continuavano a scambiarsi, ha preso il telefono e ha composto il 113 per chiedere aiuto alla polizia. «Venite voi a fargli fare la pace perché i miei genitori stanno litigando. Litigano sempre e io ho così paura!».
Attriti coniugali che si trascinavano da tempo visto che entrambi i coniugi arrivano da esperienze matrimoniali precedenti con altri figli di primo letto, e che avevano scatenato lennesima rissa verbale a domicilio.
Scontri a cui la piccola e unica figlia in comune tra i due, doveva assistere ormai quotidianamente. Probabilmente spaventata dalla violenza e dai toni delle parole e, probabilmente stufa per il clima incandescente che si respirava in casa e che non le permetteva di giocare con mamma e papà, la bimba non si è fatta per nulla intimidire. Mentre i genitori erano troppo presi dai diverbi è andata in salotto, ha sollevato il telefono componendo il numero della polizia. Dallaltra parte gli operatori della centrale hanno ascoltato la richiesta daiuto della bambina che si mischiava al sottofondo di urla e grida dei genitori decidendo di intervenire.
Una volta raggiunto il condominio, gli agenti hanno facilmente intercettato lappartamento grazie al baccano che da lì proveniva.
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