(...) per qualsiasi automezzo circolasse sulle strade provinciali. Un provvedimento che ha lasciato molto perplessi anche numerosi esponenti della maggioranza, tanto è vero che il presidente di Palazzo Isimbardi, Guido Podestà, non l'ha firmata per poi innestare la retromarcia e rinviare il provvedimento a data da destinarsi. Obbligare tutti gli automobilisti a cambiare un treno di gomme o ad acquistare le catene equivale a mettere una vera e propria tassa che può andare da alcune decine di euro (ho trovato su internet catene a meno di cinquanta euro ma, era specificato, soltanto per un uso limitato) fino a svariate centinaia di euro per le gomme da neve. In periodo di crisi economica per moltissime famiglie si tratta comunque di un esborso imprevisto e decisamente poco gradito. Oltretutto questa ordinanza è stata così improvvisa che da quando è stata resa pubblica ha scatenato una vera e propria caccia alle gomme invernali e alle catene: il risultato è che le une e le altre sono diventate merce introvabile in pochissimi giorni. Una conseguenza prevedibile di cui, forse, ci si sarebbe dovuti preoccupare prima. Ora, nonostante il rinvio, chi invece ringrazia e porta a casa sono i gommisti e i fabbricanti di gomme che non hanno mai lavorato e venduto come in questo periodo. Ordini cresciuti fino al 40 per cento rispetto agli scorsi anni, prenotazioni che verranno soddisfatte solo nei primi giorni di dicembre. Insomma un bel business.
E' probabile, come dice lassessore ai trasporti Giovanni De Nicola, che i costi di incidenti e feriti - più numerosi del solito quando nevica - compensino abbondantemente quelli dell'acquisto di gomme e catene. Ma allora, se la ratio dell'ordinanza era esclusivamente questa, non sarebbe stato il caso di obbligare anche i pedoni a indossare speciali scarpe con suola antiscivolo per evitare tutte le fratture, le lussazioni e le slogature che si registrano quando la città si ammanta di bianco? E voglio sperare che, semmai lordinanza entrerà in vigore, sia destituita di qualsiasi fondamento l'ipotesi, avanzata da alcune parti, che con questo provvedimento i Comuni sarebbero esentati, in base al codice della strada, dall'obbligo di ripulire le strade durante e dopo le nevicate. O meglio, voglio sperare che nessun Comune sfrutti questa ordinanza per risparmiare sul sale e sugli spalatori e per fare multe. E, a proposito di queste ultime, in Provincia assicurano che se i sindaci useranno questa nuova normativa come pretesto per fare cassa loro sono pronti a intervenire. Insomma una bella confusione. Un «pastrocchio» a cui ora la Provincia prova a mettere una pezza rinviando lentrata in vigore del provvedimento a una data che non è stata ancora ufficializzata. Se ne parlerà quando, ha spiegato il presidente Guido Podestà, ci sarà più chiarezza e i cittadini saranno meglio informati.
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