I miei colori sono i più belli del mondo

Ciao Massimiliano, ho visitato la mostra di Palazzo Ducale per i 60 anni della Sampdoria.
Emozionante rivedere tutte quelle foto in bianco e nero, gli atti della fusione e dei consigli di amministrazione (non so se chiamavano proprio così), i vari telegrammi in originale, le tessere...
Sfibrante leggersi le cronache di tutte le partite in competizioni europee con formazioni, marcatori e note sulle presenze sugli spalti e l'elenco dei giocatori che hanno vestito la nostra maglia con presenze e gol.
Entusiasmante rivedere le immagini di gol fantastici, anche e soprattutto di quelli di cui non avevo più memoria.
Tristissimo vedere in mezzo ad una ventina di ventenni (belin che gioco di parole!!!) il gol di Gullit a Torino contro i granata e capire che solo io c'ero, ma perché gli altri erano troppo piccoli.
Tonnellate di pelle d'oca nell'entrare nella sala dei trofei e vedere la Coppa Italia del 1985, il nostro primo trofeo, e commuovermi al pensiero di Scanziani che la alza al cielo. Inutile pensare che nella stessa stanza poteva essercene ancora una di coppa, la più importante.
Imbarazzante leggere gli articoli su fatti e partite degli anni 70 e capire che, nonostante la mia voglia di conoscenza e di sapere su avvenimenti precedenti alla mia nascita, sono ancora molto ignorante.
Terribile entrare nella sala del film in tempo per vedere Vialli che manda di poco a lato un pallonetto a Wembley, e uscirne subito prima di vederci fischiare contro quella maledetta punizione.


Meraviglioso girarla tutta, viverla osservando tutti i dettagli di una grande storia che lascia dentro di me solo la voglia di urlare al mondo che sono sampdoriano, che i miei colori sono i più belli del mondo, che la nostra maglia rende tutti più belli e ci rende più forti di qualsiasi ostacolo. Grazie Samp.

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