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I migliori tartufi vanno all’asta

Se in questi giorni volete gustare sua maestà il Tartufo Bianco Pregiato di Alba sarà praticamente impossibile possa costarvi meno di 4 euro al grammo che suona meglio di 400 all’etto. E non arrabbiatevi per la pioggia che sta cadendo, un vantaggio lo assicura: i prossimi tartufi costeranno meno perché saranno più abbondanti.
Quattro euro perché è il prezzo minimo pagato dai ristoratori ai loro fornitori, in un inizio autunno avaro di pepite perché era da tanto che non pioveva. E, tale la richiesta, che non ci si deve stupire se a Milano Aimo Moroni, del Luogo di Aimo e Nadia, lo propone a 8 euro e Cracco ha studiato un menu di otto portate a 320. In Piemonte invece, Giovanni Grasso della Credenza a San Maurizio Canavese (Torino), 011-9278014, lo vende a 6 euro (e ogni grattata pesa 4 o 5 gr) e Fulvio Siccardi dei Conti Roero a Monticello d’Alba (Cuneo), 0173-64155, a 5,5 con un menu a 150 (che di tartufo bianco ne prevede 20/22 gr).
E se il caviale selvaggio ormai è un lusso solo per milionari (se ne producono sette tonnellate appena), il tartufo griffato quasi tanto che sempre più i ristoratori lo prezzano a grammo o inseriscono in un menu il nero come fa Siccardi (sul pollo di Bresse) che poi si diverte con un carpaccio di scampi e tartufo bianco.
Per una settimana ancora Alba sarà profumata dalla fiera che culminerà domenica prossima nell’Asta mondiale prevista al castello di Grinzane Cavour, con collegamenti via satellite con Merano (per via del Wine Festival) e con Tokyo (per titillare i ricchi asiatici). La decima edizione avrà un presentatore d’eccezionale simpatia come Ezio Greggio. Gran bella asta soprattutto perché a fin di bene. Lo scorso anno ad esempio l’incasso toccò i 364.600 euro con un tartufo gemello, del peso di 750 gr, che fu battuto a 143mila. Tre sedi, ognuna dotata di cinque lotti, con il sedicesimo che verrà conteso in contemporanea da chi è presente in Piemonte, Alto Adige e Giappone. Il tutto a partire dalle 12 e il tutto a favore dell’associazione umanitaria United Ways, dell’istituto per la ricerca e la cura del cancro di Candiolo (Torino) e del nuovo ospedale di Alba e Bra.
Fine settimana importante questo perché iniziano le fiere del bianco nel resto d’Italia, con Acqualagna (Marche) che bisserà il suo mercato l’8 e il 9, un paese che, per una magia della natura, ha terreni che generano tartufo ogni mese dell’anno, dal Bianco pregiato ai vari neri fino al bianchetto. Per le gemme di Murisengo (siamo tornati in Piemonte, nell’Alessandrino però) si deve invece attendere fino a domenica 16 e a quella del 23 con Valtopina in Umbria, sede dell’Associazione Città del Tartufo, cittadeltartufo.it, che arriva a lambire dicembre, con i week-end del 22/23 e 29/30.

Sono invece più vicini a noi gli appuntamenti toscani: le Crete Senesi (Asciano, Buonconvento, Monteroni d’Arbia, Rapolano Terme e San Giovanni d’Asso) propongono un cartellone che si apre sabato 8 novembre per concludersi lunedì 8 dicembre. I Diamanti della terra è infine il tema portante della fiera di San Miniato (Pisa) nei fine-settimana novembrini a iniziare dal 15/16.

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