Cronaca locale

I milanesi investono nel risparmio energetico

Gli intervistati si sono dichiarati molto favorevoli a sostenere spese aggiuntive

Un appartamento di 100 metri quadri con terrazza, in un condominio piccolo e cablato per internet, in un quartiere dove sia facile parcheggiare e sia sicuro. Questa la casa dei sogni emersa dalla ricerca condotta per Assimpredil-Ance dalla Makno&Consulting: «La casa e l’abitare a Milano, Monza, Lodi».
Un dato importante emerso dall’indagine è l’alto livello di soddisfazione per la propria abitazione, che appare in crescita negli ultimi anni. Un dato che sembra confermato dalle rilevazioni sulle intezioni di acquisto, che si attestano intorno al 10 per cento.
Come vuole la tradizione, lo stile abitativo tipico della zona è quello della socialità: la casa viene vista come un luogo in cui si ritrova la famiglia, sempre aperto agli ospiti e che racconta molto di sè. Se dunque una volta il mattone era più che altro una forma di investimento, al giorno d’oggi l’obiettivo principale è quello della soluzione abitativa per la famiglia. Emerge di conseguenza un legame soggettivo molto forte con la propria dimora, che si manifesta anche nella netta preferenza per il piccolo condominio e nella disponibilità ad investire per arricchirne funzionalità e qualità. A questo proposito il professore Mario Abis, nel presentare la ricerca, ha sottolineato il forte interesse dichiarato dagli intervistati per le spese aggiuntive necessarie per interventi mirati al risparmio energetico. Purtroppo però nel corso dell’indagine è emersa anche una scarsa consapevolezza sulla questione.
Oltre al presidente di Assimpredil-Ance, Claudio De Albertis, e al professor Mario Abis, responsabile della ricerca, alla presentazione hanno partecipato anche i noti architetti Antonio Citterio e Italo Rota, il direttore della rivista «Domus», Flavio Albanese, il professore di storia dell’architettura al Politecnico, Fulvio Irace e la professoressa di Sociologia urbana presso l’Università Bicocca, Francesca Zajczyk. È interventuo inoltre l’assessore alla Casa e al Demanio Gianni Verga, che ha parlato della prima riunione del Tavolo per la casa, tenutasi ieri a Roma.

«La mia proposta - ha detto - è stata quella di assegnare gran parte delle dismissioni di patrimonio pubblico per realizzare nuove abitazioni».

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