I mille garibaldini di Silvio: «740» gratis nei patronati Pdl

RomaSilvio Berlusconi e Michela Vittoria Brambilla festeggiano il primo traguardo, il superamento di «quota mille» punti Pdl sparsi sul territorio italiano. Lo fanno convocando al Palazzo dei Congressi dell’Eur i 1.068 responsabili dell’associazione «Pdl, al servizio degli italiani», i primi ad aver creduto nella possibilità di offrire un servizio gratuito di orientamento alla burocrazia sotto le insegne del Popolo della libertà. «Con Michela avevamo fatto una promessa: raggiungere i mille punti Pdl entro i primi di aprile. Ce l’abbiamo fatta. È un sostegno che mi rigenera» dice Berlusconi azzardando un paragone con i mille di Garibaldi. E invitando la platea a «impegnarsi e moltiplicarsi».
Il cammino, naturalmente, è soltanto agli inizi (la mappa delle sedi è consultabile sul sito www.alserviziodegliitaliani.it) e questa iniziativa che punta a offrire soluzioni concrete ai problemi della vita quotidiana è ancora un work in progress, un cammino ancora tutto da esplorare. Ma la risposta offerta dal territorio, fa notare il ministro Brambilla, è incoraggiante e consegna un messaggio preciso: esiste un desiderio di servizio ancora inespresso dentro il popolo di centrodestra. Ed è nostro dovere organizzare queste forze e indirizzarle, favorendo al contempo la partecipazione all’attività politica. Lo stile, insomma, non cambia. Dai club, ai promotori ai circoli fino ai punti Pdl - quelli che molti identificano come i Caf del centrodestra o i patronati azzurri - Michela Vittoria Brambilla non rinuncia al suo stile movimentista. Un’avventura che, nelle intenzioni, punta a toccare le corde concrete del quotidiano attraverso la creazione di quegli «sportelli amici» che avranno il compito di prestare ascolto alle istanze e alle richieste di giovani, famiglie, lavoratori, pensionati, consumatori e guidarli nella giungla della burocrazia. Un esempio? Una famiglia potrà rivolgersi ai punti Pdl per avere informazioni sugli assegni familiari, sugli assegni di maternità e sociali o sulla family card. Lo stesso avverrà per l’assistenza ai pensionati e, in prospettiva, alle imprese.
Il tutto con l’obiettivo di aprire 8.000 sedi dell’associazione in altrettanti Comuni italiani. Un radicamento sul territorio che richiama l’idea di un vero e proprio porta a porta della politica e la cui utilità è maggiormente percepibile in un periodo in cui gli italiani sono alle prese con le dichiarazione dei redditi. È anche per questo che in tanti si avvicinano ai tavoli e si raccolgono intorno ai monitor e agli stand per avere informazioni. «Sono entusiasta di questa iniziativa» racconta Roberto D’Argento, commercialista di Assago. «Finalmente si fa qualcosa che parte dal basso, qualcosa che riesce a coinvolgere e a toccare anche noi professionisti. Grazie a questa iniziativa si organizzano energie, si struttura una rete e si dà la possibilità di lavorare per fornire un servizio importante a tante persone. Io opero in un piccolo centro ma l’impressione è quella di poter dare un contributo reale, di essere utili. Ero già presente a febbraio quando ci fu il lancio e la proposta mi ha subito convinto. Personalmente sono convinto che si possa fornire un bel servizio e possa venir fuori un progetto di lavoro importante». Da Milano a Roma, Felice Repaci, commercialista della Capitale, illustra aspettative e stimoli del tutto simili a quelli del collega lombardo. «È importante sentirsi parte di un progetto, coinvolgere persone che possono e vogliono dare qualcosa. Ci rendiamo conto di quanto sia importante garantire un contatto diretto e offrire soluzioni concrete. Io prima non avevo mai operato su questi servizi perché ritenevano cozzassero con l’impegno e il lavoro di tante gente che ha studiato duramente per acquisire una determinata professionalità. Oggi, invece, il contatto con questa struttura mi ha convinto che si può svolgere un lavoro in maniera seria e farlo davvero nell’interesse della gente. Oltretutto strutturandosi in questa rete si creano anche posti di lavoro.

Io ho avuto una moltiplicazione della mia attività e ho dovuto chiamare due ragazzi a lavorare con me e sto anche pensando di procedere a delle assunzioni. È una grande intuizione e oggi vedere Berlusconi così convinto ha rappresentato per me un’ulteriore conferma della bontà della mia scelta».

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