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«I Mondiali di nuoto nel luogo più bello del mondo»

Il presidente del Comitato organizzatore dei Mondiali di Nuoto Roma 2009 Giovanni Malagò parla dell'evento di luglio. Non sono preoccupato per gli impianti, anzi sono serenissimo. La cabina di regia é coordinata da Guido Bertolaso»

«Il Foro Italico è l'ombelico della storia sportiva italiana ed evoca una grande tradizione. Le gare del prossimo Mondiale si faranno nel luogo più bello del mondo e sono felice di questo». Lo dichiara all'Adnkronos, Giovanni Malagò, presidente del Comitato Organizzatore dei Mondiali di nuoto di Roma 2009, a margine del convegno «I grandi eventi a Roma» tenutosi presso il Salone delle Fontane all'Eur, nell'ambito di SportLab, manifestazione organizzata da Asi con il sostegno dell'assessorato delle politiche culturali e della comunicazione del comune di Roma.
«Il grande evento - rimarca Malagò - deve essere in linea con lo sport di base, perchè tutto quello che è propositività del grande evento è positivo. Non sono preoccupato per gli impianti, anzi sono serenissimo. Noi siamo lo «spettatore interessato», c'è una cabina di regia coordinata da Guido Bertolaso e mi sento tranquillo».
«Lo sport - fa notare ancora il presidente di Roma 2009 - rappresenta in questo paese assieme al Turismo uno degli elementi portanti per dare un lavoro alle nuove generazioni», e su questa strada Malagò rimarca le ricadute economiche del campionato del mondo: «I numeri che ha riferito l'istituto Piepoli, per l'evento sportivo che si svolgerà nella capitale dal 18 luglio al 2 agosto, sono forti per Roma e per il Lazio: 2 miliardi e 700 milioni di euro, che rappresentano un più 2,4% del Pil degli enti locali. Arrivano 170 paesi, 2500 atleti e sono attesi 400mila visitatori per questo Mondiale. Cifre queste viste in modo organico e imprenditorialmente corretto».
«Arriviamo per primi - aggiunge - a questa lunghissima volata dei grandi eventi sportivi a Roma. Se facciamo bene, lasceremo traccia nella città e nell'ambiente, faremo appassionare i giovani, e anche i membri del Cio ci giudicheranno ancora meglio. Non pensiamo di andare a fare le Olimpiadi, creando un prodotto similare ai cinesi e a Pechino 2008, dobbiamo invece dare il valore aggiunto che viene dal cuore, dalla passione, dalla tradizione.

Tutto quello che avranno gli spettatori del mondiale di nuoto quando, attraversando il Foro Italico a fine gara, vivranno una splendida città come Roma».

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