I «no» in piazza Sette cortei e due presidi

da Napoli

Rifiuti, sicurezza, lavoro. Per ogni mossa del governo, un fronte di contestazione. Sette cortei e due presidi hanno accolto il primo Consiglio dei ministri napoletano. Hanno manifestato quelli che non vogliono la discarica di Chiaiano - e sono stati ricevuti in prefettura - hanno sfilato circa quattrocento immigrati che si oppongono al pacchetto sicurezza, i grillini, i corsisti della raccolta differenziata che vorrebbero un lavoro sicuro, e le «reti» della sinistra no global. Infine gli immancabili «disoccupati organizzati» di tutte le sigle.
L’ex parlamentare Francesco Caruso, tornato leader no global a tempo pieno, ha parlato di «un antipasto dell’opposizione sociale contro le politiche di devastazione ambientale, precarietà e intolleranza che si appresta a portare avanti» il governo Berlusconi. I nove cortei hanno sfilato sotto la pioggia, con qualche momento di tensione per gli slogan contro le forze dell’ordine e i contatti ravvicinati fra manifestanti e polizia.

In piazza centinaia di persone, ognuna con qualcosa da chiedere o contestare al nuovo governo che a pochi metri si è riunito per varare i suoi primi provvedimenti. Qualcuno ha eluso i blocchi per esporre uno striscione davanti Palazzo Reale: «Chiaiano? No grazie».

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