Roma

I noleggiatori insistono, corteo a Fiumicino

Una cinquantina di autisti sono sfilati in auto creando difficoltà alla viabilità

Roberto Filibeck

Noleggiatori ancora una volta sul sentiero di guerra all’aeroporto di Fiumicino, dove ieri mattina si è svolta l’ennesima manifestazione di protesta, per dire no all’entrata in vigore nella nuova legge regionale sui noleggiatori, che ne ridurrebbe drasticamente il numero in servizio nella capitale: circa 3.500 in meno. Così una cinquantina di autisti di vetture a noleggio con conducente, tutti con licenza fuori dalla Provincia di Roma, sono sfilate in un corteo di auto, intorno alle 8,30 creando parecchie difficoltà alla viabilità intorno all’aeroporto di Fiumicino.
Sulla spinosa vicenda da settimane si cerca di trovare una soluzione per risolvere lo scontro in corso tra tassisti e noleggiatori con conducente di fuori Roma, sull’entrata in vigore nella nuova legge regionale sui noleggiatori. Da mesi infatti, l’Amministrazione non riesce a trovare un accordo con tassisti e noleggiatori, che riesca a soddisfare entrambi le categorie. Da una parte i noleggiatori che continuano a gran voce a chiedere di prorogare a gennaio 2006 l’entrata in vigore della legge, prevista invece per il 18 agosto. Per quest’ultima categoria, infatti, è necessario rinviare al 31 dicembre 2005 l’entrata in vigore della legge Gargano per dare alla Regione il tempo necessario per modificare le disposizioni in contrasto con la normativa comunitaria. Una richiesta giunta dalle associazioni di categoria degli Ncc che avevano chiesto un incontro con i capigruppo consiliari della Regione e con il presidente della commissione Mobilità, Enrico Luciani.
«La situazione è quantomeno paradossale - scrivono in una nota le associazioni - perché sulla legittimità della legge regionale pende il rischio di avvio di una procedura di infrazione, richiesta dalla Commissione europea, per distorsione del mercato». Come ricordano le associazioni di categoria, il servizio legislativo del Consiglio regionale aveva espresso parere sfavorevole riguardo la legge Gargano. «A questo - si legge nel comunicato - si aggiunge il parere del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che, riferendosi a un parere formulato dal Consiglio di Stato, riconosce che le limitazioni imposte dalla legge regionale sono in contrasto con il dispositivo legislativo della legge nazionale e con il parere dell’Autorità garante del mercato». «Questa normativa regionale è inammissibile - si sfoga Guido, che sulla sua Mercedes blu ha attaccato dei vistosi cartelli di protesta contro la legge regionale - per fare un esempio concreto del mio caso: la licenza di noleggiatore mi è stata rilasciata dal Comune di Ciampino; stando alla legge che entrerà in vigore, in teoria io non potrei venire più a lavorare né all’aeroporto di Fiumicino né a Roma». Non la pensano allo stesso modo i tassisti, secondo i quali non solo la legge «va sostenuta», ma, se non dovesse entrare in vigore come previsto, hanno perfino minacciato di mettere in discussione l’accordo siglato recentemente con il Campidoglio, per il quale ci sarà tempo, invece, fino al 31 ottobre, per migliorare, attraverso l’istituzione di appositi tavoli di confronto, la legge 7 del 2005 che disciplina il trasporto pubblico non di linea.

Un accordo «in base al quale - secondo l'assessore regionale ai Trasporti, Fabio Ciani, non verrà concessa nessuna proroga alla legge in questione, ma tutelerà i contratti in essere».

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